(UNWEB) "Se guardiamo la partita dal lungo di vista dell'atteggiamento, della prestazione, del cuore e delle idee, c'è solo da essere felici di allenare questa squadra. Se la guardiamo dal punto di vista del risultato c'è da sbattersi la testa nel muro fino a domattina. Ma ora guarderei alla prestazione".
Sintetico ma efficace il giudizio di Massimiliano Alvini, tecnico del Perugia, dopo il pari ottenuto tra le mura amiche con il Lecce. "Avevamo davanti la prima in classifica, c'è da capire cosa possiamo fare e come possiamo farlo", ha detto l'allenatore toscano, che ha precisato: "Non abbiamo buttato via il primo tempo. Giocavamo contro una grande squadra e non abbiamo concesso loro quasi niente. Il Lecce è stato nettamente più falloso di noi e torna a casa con un risultato che non meritava considerare la gestione del risultato in inferiorità numerica". È un Alvini senza peli sulla lingua quello che parla in sala stampa, forse anche per le tensioni del finale di partita: "Credo che Baroni abbia visto un'altra partita. Come non hanno capito nulla della gara, allo stesso modo hanno fatto nelle dichiarazioni". Riprendendo il filo, il tecnico dei grifoni ha sottolineato come sia soltanto "da apprezzare quello che sta facendo la squadra, non solo oggi ma anche martedì a Brescia" e ricordato che "oggi abbiamo affrontato in dieci contro undici una compagine che mi meraviglierei se non andasse in Serie A". Per quanto riguarda gli obiettivi di questa squadra, il mister di Fucecchio ha le idee chiare: "Mancano dieci partite, con trenta punti in palio. Se entreremo nei playoff sarà un gran risultato, ma niente voli pindarici e piedi ben piantati per terra". Un pensiero va anche al pubblico, ancora non numerosissimo in attesa che il Comune completi i tanto attesi lavori di messa in sicurezza dell'impianto: "Sento qualcosa dentro grazie alla curva. Ho sempre conosciuto un Renato Curi che faceva paura per la bolgia che creava. Oggi a un certo punto l'ho sentito, anche se non erano i 10 o 12mila di un tempo. Vogliamo continuare questo percorso ridando alla squadra un'identità precisa e un senso d'appartenenza. I giocatori ce la stanno mettendo tutta per la maglia e vogliamo costruire qualcosa. Dispiace non aver centrato la vittoria".