(UNWEB) “Siamo fortemente penalizzati, in questo campionato ormai gli episodi sono chiari. Mi dispiace di non essere stato ascoltato dopo la mia richiesta a seguito della gara di Brescia. Non capisco come non si possa dare un rigore del genere, un episodio evidentissimo, che ci penalizza fortemente in una partita difficile e dura. Lo abbiamo chiesto in silenzio e oggi lo richiedo educatamente in silenzio. Questo campionato per noi è penalizzante dal punto di vista arbitrarle
. Forse se avessi un altro nome sarei stato ascoltato. Il nostro impegno merita l’applicazione giusta del regolamento”. Così Massimiliano Alvini, tecnico del Perugia, al termine del pareggio a reti inviolate di Cittadella, in riferimento all’episodio del fallo su Matos quasi allo scadere del recupero, non ravvisato né dall’arbitro né dal VAR. “Sapevamo che sarebbe stata una partita molto difficile”, ha sottolineato l’allenatore, che ha aggiunto: “Ringrazio i sacrifici fatti dai ragazzi e dalla società per aver organizzato due trasferte consecutive ravvicinate a così lunga distanza l’una dall’altra. Noi abbiamo avuto tre o quattro situazioni chiarissime, loro sicuramente di più. Tuttavia, molte partite sono decise da un episodio, che può cambiare anche il nostro campionato, se mi si dà il nostro”. Per quanto riguarda la lettura della partita, anche in relazione a quella disputata tre giorni fa in Calabria, l’allenatore biancorosso ha spiegato: “La gara di Crotone è stata letta male da tanti. Laggiù abbiamo avuto tante palle gol. Oggi è stata più dura ma, pur nelle difficoltà, siamo rimasti sempre aggrappati alla partita. Alla fine avremmo potuto anche vincerla”. Tuttavia, nessun rimpianto perché la testa di Alvini è già proiettata alle prossime gare di campionato: “Siamo lì, siamo noni, ce la possiamo ancora fare. Ora abbiamo cinque partite importanti e la squadra sta ancora sul pezzo. Dal punto di vista dell’aggressione e del pressing in avanti, siamo meno dominanti rispetto a come eravamo un mesetto fa. Sono state due partite molto difficili ma ci siamo rimasti aggrappati. Siamo ancora lì per un obiettivo che proveremo a raggiungere”.