SET 9544tifosiTG(UNWEB) Una sconfitta pesante e dolorosissima. Punti buttati dalla finestra. Con tutte le attenuanti di sette tra indisponibili e squalificati, dell’infortunio di Dell’Orco dopo un quarto d’ora e di una panchina zeppa di giovani della Primavera. Ma pur sempre sconfitta-suicidio, dopo che il Grifo, passata la sofferenza iniziale, aveva concluso il primo tempo in vantaggio di un gol (rigore di Casasola per fallo di mani di Esteves su testa di Kouan) e di un uomo, per l’espulsione di Hermannsson.

Nella ripresa il Pisa, che non aveva cambiato il proprio assetto tattico dopo l’espulsione, ha provato il forcing iniziale che il Perugia non avrebbe dovuto mai concedere, data la qualità della rosa dei toscani. Ma i grifoni non hanno avuto l’approccio giusto, sono rimasti fermi sulle gambe ad aspettare gli eventi, dimostrando mollezza di testa e carenza di personalità, per di più in una gara accesissima dal punto di vista agonistico. E così, prima Morutan (che ha imperversato finché è stato in campo) in area ha potuto ricevere, girarsi e tirare senza che Sgarbi fosse in grado di fare alcunché (e per tutta la partita il difensore centrale perugino ha fatto di questi errori). Poi, Marin, anche lui indisturbato, ha indovinato da fuori un tiro sul sette. Per il Grifo si è fatta notte fonda. Più tardi, Paz (altra prova inconsistente e confusionaria) ha pensato bene di fare un fallo da rosso e così ha tolto al Perugia anche il vantaggio virtuale dell’uomo in più. Non c’è stata più partita, anche perché alla distanza i perugini sono calati fisicamente. Anche le sostituzioni, per quanto obbligate dalla panchina raffazzonata, non hanno convinto. Per esempio, Matos è risultato del tutto impalpabile e ha rilevato Kouan, unico giocatore in grado di allungare la squadra e di farsi vedere in area. Il Perugia ha cincischiato e non ha trovato né ritmo, né capacità di fare due passaggi di fila. Il Pisa ha preso coraggio e ha potuto far valere la qualità nel palleggio per controllare il match senza problemi. Il centrocampo toscano ha letteralmente annullato quello biancorosso. Nel Perugia è risaltata una volta di più la carenza di qualità che sarebbe servita per cercare qualche episodio in grado di rimettere la partita in equilibrio. Ora il Grifo deve leccarsi le ferite. Mercoledì c’è il Como e dopo tre giorni la Reggina, ma il Perugia, oltre gli infortunati, cui si deve aggiungere Dell’Orco, avrà squalificati Paz, espulso; Kouan e Casasola, che erano in diffida e sono stati ammoniti. Insomma, una serata del tutto negativa, che ribadisce i limiti tecnici e certi cali di tensione dei grifoni. Tutto è per l’ennesima volta rimesso in discussione dopo la sonante vittoria nel derby. La sofferenza prosegue e pare proprio che sarà così fino alla fine del campionato. Ora le cose si complicano maledettamente, proprio perché nella fase cruciale Castori non sa su quali e quanti giocatori potrà contare, a partire dalle prossime due partite ravvicinate. Se alla fine del primo tempo di Pisa le cose sembravano rosee, adesso tutto sembra nero. Il calcio cambia spesso e repentinamente gli scenari. Al Perugia non resta che adattarsi, in fretta e bene.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia