Il giardino dei ciliegi Orietta Notari Francesca Mazza Mario Pirrello ph.Gianluca Pantaleo(UNWEB) Perugia. Dopo Il gabbiano e Zio Vanja, il regista Leonardo Lidi giunge all’ultima tappa del suo Progetto Čechov prodotto dal Teatro Stabile dell'Umbria, e porta in scena al Teatro Morlacchi di Perugia Il giardino dei ciliegidi Anton Čechov, il più celebre lavoro del grande autore russo; da mercoledì 30 ottobre a domenica 3 novembre (mercoledì ore 20.45, giovedì ore 19.30, venerdì ore 20.45, sabato ore 18, domenica ore 17).


«Leggendo Il giardino dei ciliegi di Anton Čechov mi è sempre sembrato palese, e magari ho sempre sbagliato, che il nostro giardino è sinonimo di nostro teatro. – spiega Lidi nelle sue note di regia – E avendo avuto il progetto Čechov una validità politica dal suo principio, dal rientro post pandemico con Gabbiano per interrogarci sul come ripartire nell’incontro con il pubblico, mi sembra stimolante chiudere il cerchio con questo testo così profondo nelle sue domande. Un testo, l’ultimo di Čechov, che presenta a tratti monologhi più concettuali e smaccatamente filosofici rispetto ai precedenti, ma che continua a sballottarci da un personaggio all’altro, spostando la “ragione” su più punti e facendoci letteralmente girare la testa. Termineremo il viaggio confusi, pieni di domande e con pochissime risposte. Ecco, forse, cosa vuol dire drammaturgia. Ecco perché Čechov, sopravvissuto al tempo, dovrebbe essere il maestro di riferimento del teatro del domani: un simpatico individuo che prendendosi un po’ in giro immette generosamente una riflessione nell’altro».

Scritta con grande fatica e terminata alla fine del 1903, Il giardino dei ciliegi è l’ultima commedia di Čechov, nata originariamente da un “fortissimo desiderio di scrivere un vaudeville”. Si apre nel mese di maggio, quando i ciliegi sono in fiore: Ranevskaja Liubov’ Andreevna ritorna nella sua tenuta di campagna, dopo aver dilapidato il patrimonio di famiglia. La proprietà è destinata a essere venduta all’asta per poter coprire i debiti accumulati. Il mercante Lopachin, discendente della famiglia di servi anticamente alle dipendenze dei vecchi proprietari, suggerisce di dividere la tenuta in lotti per costruire villette dalla cui vendita ricavare i soldi necessari, e salvare quindi parte della proprietà. Il giardino rappresenta per i suoi proprietari un’ancora alla giovinezza e uno scrigno per i ricordi di una vita, e questo rallenta la decisione. Insopportabile il pensiero di assistere all’abbattimento dei meravigliosi alberi del giardino. Sarà inevitabile. Nessuno, infatti, riesce a salvare la proprietà, con tutti i ricordi e i legami affettivi che contiene, dalla vendita e dalla lottizzazione. Proprio il mercante Lopachin, di cui è innamorata Varja, una delle figlie della proprietaria, acquisterà il giardino e darà l’avvio all’abbattimento necessario alla ricostruzione. Čechov traccia un quadro del suo tempo, ma anche del nostro. “Io descrivo la vita”, scriveva subito dopo il successo de Il giardino dei ciliegi, per difendere il carattere delle sue commedie, tetro, forse, ma mai “stucchevole” o “lacrimevole”.

 

APPUNTAMENTI e PROGETTI DEDICATI AL PUBBLICO al Teatro Morlacchi di Perugia

“TEATRO NO LIMITS”. Domenica 3 novembre, la replica sarà audiodescritta grazie al progetto realizzato dal Centro Diego Fabbri che consente anche alle persone non vedenti e ipovedenti di seguire la messa in scena.

BIGLIETTI e INFO

È possibile prenotare al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20. La prevendita dei biglietti a Perugia viene effettuata presso il Botteghino del Teatro Morlacchi, T. 075 5722555, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.30, il sabato dalle 17 alle 20. 

Acquisto online: www.teatrostabile.umbria.it


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