(UNWEB) Perugia. E’ già trascorso un anno dalla scomparsa di Giorgio Fiorini, conosciutissimo per la sua professione di macellaio di via San Bartolomeo a Ponte San Giovanni ma noto come la “vedetta di via Adriatica”, una delle vie di accesso al paese, proprio di fronte alla sua attività, cui Giorgio riservava la sua attenzione e il suo impegno manuale con il taglio di erbacce e rami che potessero creare problemi alla viabilità pedonale della sua clientela più anziana.
Ma le sue segnalazioni alla stampa e alle autorità competenti erano preziose per ottenere solleciti interventi per coprire una buca, per sanare una perdita di acqua, per ripristinare una segnaletica stradale. Ora il suo comportamento e la sua professionalità sono stati “ereditati” dal figlio Luca nella conduzione dell’attività, nota per le sue specialità gastronomiche (le salsicce di Giorgio avevano clienti fissi provenienti anche da Lazio e Toscana) ma anche nell’attenzione al territorio, nella operatività e nella segnalazione a chi di dovere quando i mezzi e il tempo non possono risolvere i problemi. Luca, in questi giorni del primo anniversario della scomparsa del padre, ha ricevuto attestati di simpatia e di amicizia da parte della clientela e della cittadinanza di Ponte San Giovanni che ancora sente la mancanza di una figura di riferimento professionale, umana e sociale.