Alessio Catani (Ovus), parteciperemo ad altri bandi per reperire risorse ed implementare le dotazioni
(UNWEB) Corciano. “Come annunciato nel corso del Consiglio Comunale aperto del 2 febbraio scorso, oltre al CAM di Chiugiana abbiamo individuato le altre strutture nelle quali collocare i 3 defibrillatori che ci sono stati donati dall’Ovus pubblica assistenza di Corciano e dalla Fondazione Cassa di Risparmio, nell’ambito del progetto ‘Dai ritmo alla vita’”. A dirlo, l’assessore all’associazionismo Luca Terradura che ha seguito personalmente la consegna ed il posizionamento dei 3 defibrillatori – il cui acquisto è scaturito dalla partecipazione dell’associazione corcianese ad un bando della Fondazione, ricevendo un finanziamento di 6.846,00 euro. Gli strumenti sono stati collocati, oltre al Centro Attività Motorie di Chiugiana così da chiudere il ciclo dell’impiantistica sportiva del Comune, nel plesso scolastico dell’Istituto Bonfigli a Mantignana e nel Centro Sociale ‘Antonio Cardinali’ di Ellera. “Ribadisco la gratitudine – ha aggiunto Terradura – nei confronti di Ovus e Fondazione, per la sensibilità dimostrata nell’effettuare la donazione. Sappiamo di avere dotato il nostro territorio di supporti che resteranno per sempre ad assicurare una funzione preziosa ed in certi casi fondamentale, ovvero ridurre i tempi di intervento nelle procedure di soccorso, in attesa all’arrivo dell’ambulanza”. Attraverso Alessio Catani, la Ovus, assicura “vista l’importanza del progetto, nella consapevolezza che solo una capillare diffusione di defibrillatori automatici esterni può aumentare le possibilità di sopravvivenza, cercheremo di partecipare ad altri bandi per reperire risorse e trovare altri luoghi adatti. Intanto i 3 già sistemati sono stati registrati alla Centrale Operativa Unica Regionale 118 ed a brevissimo, massimo entro la metà di aprile, partirà il corso di formazione per abilitare gli operatori ad utilizzarli. Sia la scuola, che il CAM che il Centro Sociale – conclude – decideranno chi formare, ovviamente saranno persone che vivono la struttura”.