Mismetti: "Fondamentale passo in avanti per il recupero e la fruibilità del complesso"
(ASI) – Perugia, – La Provincia di Perugia ha approvato definitivamente lo studio di fattibilità, redatto dagli uffici tecnici dell'Ente, relativo all'intervento di valorizzazione del complesso "Terme del Centino" nel comune di Nocera Umbra, di cui la Provincia stessa e il Comune di Nocera Umbra sono comproprietari. Questo atto permetterà di procedere all'indizione della gara di appalto per realizzare gli interventi necessari e per affidare in concessione il complesso stesso.
Acquistata da Provincia e Comune nel 1983, la struttura delle "Terme del Centino" sorge in località Schiagni, a due chilometri dal centro abitato nocerino, in corrispondenza della sorgente di acqua minerale denominata "Sorgente del Cacciatore". Ma il terremoto del 1997 ha provocato una battuta di arresto delle iniziative che erano state avviate su questo luogo. Il recupero permetterà la fruibilità pubblica dell'area, l'utilizzo dell'acqua minerale della "Sorgente del Cacciatore" per scopi termali e terapeutici (cure idropiniche), con anche la realizzazione di un centro benessere, la creazione di una struttura di ristorazione, di una struttura ricettiva funzionale al contesto ed anche, eventualmente, lo sviluppo di una limitata produzione/imbottigliamento di acqua minerale con relativa commercializzazione su un mercato "di nicchia".
"L'inizio delle procedure per la gara d'appalto – dichiara il presidente della Provincia di Perugia Nando Mismetti - è un fondamentale passo in avanti in un percorso, iniziato ormai da qualche anno, di sinergia e collaborazione tra i due Enti e la Regione dell'Umbria, titolare della concessione dell'acqua minerale, per giungere finalmente al recupero del complesso e alla sua completa fruibilità.L'intervento consentirà di incrementare l'offerta delle attività previste nel centro termale, con benefici riflessi sui flussi turistici per il territorio comunale e dell'intero comprensorio.Il ricorso alle procedure della finanza di progetto, previste dall'art. 153 del Codice degli Appalti, potrà consentire di raggiungere gli obiettivi auspicati senza impegni economici da parte dei due Enti proprietari".