Gli operatori contestano i dati diffusi dalla stampa locale sulla sicurezza dei mezzi utilizzati
(UMWEB) “Autobus insicuri e gite a rischio? Assolutamente no”.
Rispondono così gli operatori dei trasporti, associati a CNA Fita Umbria, alle notizie apparse sulla stampa locale nei giorni scorsi, secondo cui 1 autobus su 4, pari a circa 160 mezzi, viaggia privo della revisione.
“Si tratta di notizie assolutamente distorte e lontane dalla realtà – afferma Enrico Ceccarelli, presidente di Cna Fita Umbria - che hanno diffuso un allarme ingiustificato e mobilitato presidi e famiglie, giustamente preoccupati. Partendo da dati nazionali elaborati da una ricerca di www.facile.it il giornale ha sparato dati assolutamente errati sulla sicurezza dei mezzi di trasporto utilizzati dagli operatori umbri nelle gite scolastiche. Dati, peraltro, molto distanti da quelli diffusi annualmente dalla Polizia Stradale in merito infrazioni riscontrate nei controlli effettuati”.
In Umbria operano circa 200 aziende autorizzate al noleggio con conducente, con un parco veicolare di oltre 300 mezzi tra pullman da turismo e scuolabus con oltre 9 posti.
“Ancor più grave – prosegue Fabiano Coletti, responsabile CNA per la categoria - è stato il mancato approfondimento della problematica sulle revisioni. È nota, come più volte denunciato, la cronica carenza di personale specializzato presso le Motorizzazioni. È bene precisare, infatti, che un operatore del settore turismo che debba effettuare la revisione entro il corrente mese di aprile, ottiene dalla Motorizzazione una prenotazione come primo “slot” utile solo a fine luglio. È ovvio che, fino ad allora, gli automezzi prenotati possono circolare liberamente, anche se occorre dire che, in caso di malaugurato incidente, talvolta le compagnie di assicurazione contestano tale situazione. Al contrario, gli automezzi impegnati nei viaggi all’estero non possono uscire dall’Italia se non revisionati. Questo obbliga gli operatori a chiedere alla Motorizzazione revisioni urgenti, con conseguente aggravio dei diritti di servizio”.
“Oltre il danno - riprende Ceccarelli - anche la beffa di vedersi additati come imprenditori privi di scrupoli, che mirano solo al lucro e non alla sicurezza stradale. I nostri associati, pur operando in un contesto economico difficile che li vede spesso fronteggiare la concorrenza di operatori extraregionali che si aggiudicano servizi di trasporto al massimo ribasso, rispettano puntualmente le varie norme che regolano il settore, sia in relazione ai requisiti tecnici dei mezzi, che del personale addetto”.
A ciò si aggiunge lo stato di manutenzione della rete stradale, che causa agli automezzi danni quotidiani ingenti, oltre che costi di esercizio più elevati, e spesso obbliga a dover ripetere la revisione stessa.
“Siamo disponibili a collaborare con le autorità preposte al controllo stradale per garantire la massima sicurezza nelle gite scolastiche e nel turismo in generale, ma – conclude Ceccarelli - non consentiamo a nessuno di criminalizzare i nostri operatori e stigmatizziamo chi diffonde dati con leggerezza e superficialità”.