Nel convegno a palazzo Cesaroni si è approfondita la problematica del ‘ne bis in idem’
(UMWEB) Perugia, Si è svolta a Perugia, nella prestigiosa sala Brugnoli di palazzo Cesaroni, una giornata di studio e approfondimento tra commercialisti, avvocati e giudici tributari sul principio del ‘ne bis in idem’ secondo il quale un soggetto già giudicato per una propria azione non può essere nuovamente sottoposto a processo per il medesimo fatto. L’evento, al quale sono intervenuti illustri relatori ed esperti del settore, è stato organizzato dall’Unione giudici tributari di Umbria, Marche ed Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Perugia e con l’Ordine degli Avvocati.
Le parole del presidente Ocdec Perugia. “Il tema – ha commentato il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Perugia Andrea Nasini – è di grande attualità e suscita vivo interesse, non soltanto per la sua elevata problematicità e per la sua indiscussa rilevanza nel dibattito fra addetti ai lavori, quanto e soprattutto perché esso invita le quattro Alte Corti a confrontarsi e a dialogare su uno di quei diritti fondamentali dell’uomo che è base necessaria per realizzare uno sviluppo coordinato dell’‘ordinamento comunitario’”. La necessità di una tutela effettiva – ha proseguito Nasini – a fronte del rischio che si possa rimanere coinvolti da un bis di effetti giuridici formali o sostanziali per un medesimo presupposto, costituisce un principio di civiltà giuridica che, se tutelato egualmente per ciascun cittadino dell’Unione, potrebbe contribuire efficacemente a consolidare il processo di unificazione dei diritti nazionali”.
“Desidero, infine, ringraziare – ha concluso Nasini – la sezione Umbria-Marche-Emilia Romagna dell’Unione dei giudici tributari per aver scelto la città di Perugia quale sede per organizzare un incontro di aggiornamento pratico-professionale per un confronto tra giudici e difensori tributari”.