(UNWEB) Perugia. "Un cittadino italiano classe 1978, era già stato collocato agli arresti domiciliari nel Comune di Perugia, a casa dei propri genitori, con un provvedimento emanato dalla Corte d'Appello di Napoli, a causa degli atti persecutori commessi dal 42 enne nei confronti della propria coniuge.
Nonostante l'adozione di tale provvedimento restrittivo, l'uomo aveva intrapreso una vera e propria condotta persecutoria anche nei confronti dei propri genitori con lui conviventi.
Infatti, perveniva al 113 una richiesta di aiuto a causa della segnalata aggressione da parte dell'uomo nei confronti dei propri familiari.
Al loro arrivo gli operatori trovavano i genitori dell'uomo completamente in preda al panico e terrorizzati dal comportamento del 42 enne in forte stato di agitazione.
Gli operatori riuscivano a far desistere l'uomo convincendolo a consegnarsi alle forze dell'Ordine, nel contempo sequestrando un coltello verosimilmente utilizzato poco prima per minacciare i propri genitori.
Dalle prime attività di accertamento svolte dagli Agenti emergevano una serie di condotte poste in essere dall'uomo nei confronti dei propri genitori, fatta di minacce, continue vessazioni e continue richieste di denaro, che aveva portato i coniugi a richiedere il disperato aiuto nei confronti della Polizia di Stato.
Al termine delle attività di rito il 42 enne veniva tratto in arresto e posto a disposizione dell'Autorità Giudiziaria ed al termine dell'udienza di convalida l'uomo veniva condotta presso il carcere."
Così, in una nota, la Questura di Perugia