PortaSantaAssisiContinua il pellegrinaggio dopo l’apertura della Porta santa di san Rufino. Pace nel mondo e serenità dei cuori tra i desideri di chi si reca in Cattedrale

(ASI) ASSISI – C'è voglia di pace tra le persone che, sia nel giorno dell'apertura della Porta santa della Cattedrale sia lunedì 14 dicembre, si sono recate a San Rufino per vivere in prima persona questo avvio del Giubileo e percorrere la strada della riconciliazione con Dio e della misericordia. Il pellegrinaggio dei fedeli, tanto numeroso domenica pomeriggio, è continuato anche il giorno successivo.

Piera e Silvia, che hanno saputo dell’apertura della Porta santa attraverso le loro parrocchie di San Marco evangelista e San Michele Arcangelo di Bastia Umbra, sono arrivate a piedi dalla loro città. Un pellegrinaggio definito "molto bello e particolare, un’esperienza spirituale che nonostante la distanza percorsa a piedi e il freddo abbiamo voluto realizzare fino alla fine". Rita di Valfabbrica che è venuta a conoscenza dell’apertura della Porta santa tramite il suo parroco ha definito la cerimonia "molto toccante coinvolgente e partecipata. Dall’Anno santo ho diverse aspettative non solo sul piano strettamente personale ma a livello umano". La famiglia Mencarelli di Costano si aspetta "pace, felicità e serenità in questo mondo turbolento. Nel varcare la Porta santa - raccontano - abbiamo provato una bella e profonda sensazione; la cerimonia poi è stata davvero bella e suggestiva". Per Giovanni e Susy di Santa Maria degli Angeli il giubileo deve rappresentare "un momento di inclusione mondiale". Tre signore di Foligno si aspettano che questo Anno santo "porti la pace nel mondo e dentro di noi ma sappiamo anche - hanno poi aggiunto - che è difficile realizzare questo sogno. Intanto qui all'interno della Cattedrale respiriamo una sensazione di grande benessere".


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