Oltre 50 operatori impegnati per le operazioni di prelievo e trasferimento
(ASI) Perugia. Sono terminate a metà mattinata di venerdì 12 agosto le operazioni di prelievo di organi del paziente di 63 anni, deceduto nel reparto di Rianimazione del Santa Maria della Misericordia, a seguito delle gravi lesioni riportate di un incidente stradale avvenuto a Foligno qualche giorno prima.
Un’equipe multidisciplinare, composta da medici e personale infermieristico, è stata impegnata per tutta la notte, coordinata dal dott. Atanassios Dovas del Centro Regionale Trapianti dell’Umbria. Sono stati prelevati più organi, che restituiranno la vita a pazienti affetti da gravi patologie, ricoverati in ospedali di tre regioni diverse. Il cuore è stato prelevato dagli operatori sanitari dell’Ospedale di Padova, mentre fegato e reni sono stati trasferiti rispettivamente in un Ospedale di Roma ed in uno di Torino. E’ stato effettuato anche il prelievo delle cornee, eseguito dall’equipe del prof. Carlo Cagini, e trasferite alla Banca degli occhi di Fabriano.
L’equipe chirurgica del dott. Paolo Baccari, che ha eseguito gli interventi, era composta dai dottori Francesco De Santis e Adolfo Petrina, in collaborazione con gli anestesisti dottoresse Sabrina Piccotti e Francesca Orfei. Ad eseguire gli accertamenti di carattere istologico la dott.ssa Francesca Ribacchi, del gruppo delle Anatomie Patologiche dirette dal prof. Angelo Sidoni e dal dott. Paolo Giovenale.
Attraverso l’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, il dott. Dovas riferisce che le donazioni degli organi sono avvenute dopo i controlli di compatibilità effettuati grazie al registro nazionale trapianti. “E’ doveroso rivolgere un ringraziamento ai familiari per la sensibilità dimostrata nel consenso per la donazione degli organi del loro congiunto – ha aggiunto il dott. Dovas-. Le operazioni hanno visto impegnati oltre 50 addetti tra operatori del Santa Maria della Misericordia e gli altri Ospedali fuori regione. Il trasporto del cuore è avvenuto utilizzando un aereo atterrato all’aeroporto di San Francesco d’Assisi; un altro volo che ha fatto scalo a Fiumicino è stato utilizzato trasporto dei reni, con gli operatori di Perugia che hanno trasportato a Roma gli organi in autoambulanza”.