Laclasse 2 ph Valeria Tomasulo(UNWEB) Terni. Al Teatro Secci di Terni, venerdì 28 e sabato 29 gennaio alle 21, va in scena lo spettacolo LA CLASSE un docupuppets per marionette e uomini, della regista e drammaturga Fabiana Iacozzilli.


Spettacolo pluripremiato (UBU 2019: vincitore miglior progetto sonoro e nomination per miglior spettacolo di teatro, migliore regia, miglior scenografia; vincitore Premio della critica ANCT 2019; vincitore in-Box 2019 Selezione L’Italia dei Visionari - Kilowatt Festival 2019), La classe è un rito collettivo, in bilico tra La Classe morta di Tadeusz Kantor e I cannibali di George Tabori, in cui gli adulti, interpretati da pupazzi realizzati da Fiammetta Mandich, rileggono i ricordi di un’infanzia vissuta nella paura di 'buscarle'.
Una storia che Fabiana Iacozzilli fa nascere dai ricordi delle scuole elementari all’istituto “Suore di carità” e in particolare da quelli legati alla sua maestra, Suor Lidia. Questi ricordi/pezzi di legno si muovono senza pathos su tavolacci che rimandano a banchi di scuola, ma anche a tavoli da macello o a tavoli operatori di qualche esperimento che fu. Tutto intorno, silenzio. Solo rumori di matite che scrivono e compagni che respirano. I genitori sono solamente disegnati su un cadavere di lavagna ma poi ben presto cancellati. Nel silenzio dei loro passi, questi corpicini di legno si muovono nel mondo terrorizzante di Suor Lidia, unica presenza in carne ed ossa che sfugge alla vista di pupazzi e spettatori.
“La Classe ha trovato il suo vero significato nel momento in cui ho rinunciato a quello che volevo raccontare in origine e mi sono messa in ascolto della materia che stavo indagando – spiega l'autrice – A quel punto è emersa una domanda, la domanda intorno alla quale lo stesso spettacolo s’interroga: che cosa ci facciamo con il dolore? Cosa ogni essere umano è in grado di diventare a partire dal proprio dolore? Dal vuoto allora è emerso il ricordo di una scena in cui Suor Lidia mi affida la regia di una piccola scena all’interno della recita per la festa della mamma. E decide, forse, insieme a me la mia vocazione. Dunque La classe è uno spettacolo che voleva parlare di 'abusi di potere' ma parla di 'vocazioni'. La mia e la sua. Uno spettacolo in cui tutti hanno ragione: sia quelli che dicono che nessuno guarisce dalla propria infanzia, sia quelli che dicono che tutto dipende da quello che ci facciamo con la nostra infanzia”.
Per accedere a teatro sono necessari Super Green Pass e mascherina di tipo ffp2.
Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati un'ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita. È possibile acquistare i biglietti anche online sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.


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