Servirà a creare un data base fruibile da tutti, con 10mila pezzi tra disegni, incisioni e carte d'archivio
Pubblicati i bandi per assegnare due borse di studio post laurea
(UNWEB) Perugia. L'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" punta a realizzare la "Teca digitale", un grande progetto che consente di digitalizzare una cospicua parte del patrimonio: 10.000 pezzi tra disegni (5000), incisioni (2000) e carte d'archivio (3000 fogli) conservati dall'antica istituzione perugina. Un obiettivo che si concretizza grazie all'assegnazione del contributo finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia tramite il bando "Arte, Attività e Beni culturali. Digitalizzazione dei beni culturali 2021".
L'opportunità di due borse di studio. A tal fine, vengono messe a disposizione due borse di studio post laurea, della durata di 14 mesi: una destinata all'attività sistemistica collegata alla creazione di un DB in tecnologia docker, alla realizzazione di un sito web per l'import delle immagini scansionate di disegni, stampe e materiale documentario dell'Accademia, dell'importo di 17.500 euro, da erogare mensilmente (euro 1.250,00); l'altra destinata all'attività vera e propria di catalogazione e digitalizzazione di disegni, stampe e materiale documentario dell'Accademia (10mila pezzi), per un importo di 12mila euro. La domanda di ammissione, per entrambe le borse di studio, deve essere inviata entro il 12 maggio 2022. Tutte le info per partecipare alle selezioni possono essere reperite scaricando il bando dal sito dell'Accademia "Vannucci" sotto la sezione Accademia, al link "bandi e concorsi" (https://www.abaperugia.com/category/bandi-e-concorsi/).
Obiettivo: un database accessibile a tutti. "Questo cospicuo materiale di straordinaria entità di interesse documentario non solo per la storia dell'Accademia, ma più in generale delle Arti dal XVI al ventesimo secolo, qualora non già oggetto di pubblicazione -– spiega Giovanni Manuali, Conservatore dei Beni - è ad oggi consultabile solo all'interno dell'Accademia e, per sua tipologia, di particolare fragilità. La digitalizzazione del materiale sarà accompagnata da un lavoro di schedatura che valorizzerà il patrimonio dell'Accademia promuovendone la conoscenza anche tra il grande pubblico e richiamando interesse turistico. La teca digitale accessibile nel web fornirà, infatti, un contatto tra il cultore dell'arte professionista o turista che sia il patrimonio del nostro territorio, aprendo anche una possibile risposta a situazioni di emergenza come la recente pandemia. La digitalizzazione garantirà non solo la frizione nel tempo del patrimonio culturale, proponendosi come un indispensabile completamento dei tradizionali metodi di conservazione, ma ne favorirà lo studio e soprattutto una sua più ampia diffusione, consentendo di salvaguardare il materiale".
Il progetto darà vita ad un database fruibile tramite il web (non più solo in presenza), versatile e implementabile, strutturato secondo funzionali criteri di accessibilità. Una catalogazione in cui confluiscono immagini, dati e una prima schedatura delle opere secondo gli standard dell'Istituto Centrale del Catalogo e Documentazione dei beni culturali. Per la realizzazione del progetto, che avrà la durata di due anni, ci si avvarrà di uno scanner ad alta definizione per l'acquisizione dei documenti, oltre che delle competenze informatiche storico artistiche presenti in due diversi dipartimenti dell'Università degli studi di Perugia, partner sostenitore dell'iniziativa, che insieme all'Accademia coordineranno assegnisti e borsisti selezionati per gli scopi specifici del progetto.
Fruibilità con QR Code. A fronte della cospicuità del materiale documentario in oggetto, già inventariato, ma solo in piccolissima percentuale fotografato ed editato, il progetto si propone di realizzare una prima digitalizzazione e schedatura selezionando documenti di particolare interesse, sicuramente i più antichi, quelli che sono in uno stato di conservazione precario e quelli di maggior pregio storico-artistico, in tutto 10.000 pezzi fra disegni, incisioni e documenti d'archivio. Le informazioni potranno essere accessibili dalla piattaforma mobile inquadrando un apposito QR code collegato alle opere effettivamente in mostra all'Accademia.
Documenti inediti. Tra i circa 12 mila disegni, vi sono nuclei molto antichi, confluiti grazie ad acquisizioni e cospicue donazioni tra gli anni Sette e Ottocento. In particolare, il fondo donato nel 1897 da Luigi Calderoni, che annovera circa 150 fogli del Cinque-Seicento, molti dei quali provenienti da prestigiose raccolte perugine (tra essi, disegni attribuiti ad Annibale Carracci, Salvator Rosa, Remigio Cantagallina, Stefano della Bella, Avanzino Nucci, Luigi Garzi). Poi ci sono gli organici nuclei dei disegni realizzati da tre storici direttori dell'Accademia, ovvero Carlo Spiridione Mariotti (1726-1790), Baldassarre Orsini (1732-1810) e Pietro Labruzzi (1748-1817). C'è anche un ricchissimo fondo pervenuto nel 1884 grazie al legato di Luigi Carattoli, che oltre alla cospicua raccolta dei disegni di Jean Baptiste Wicar, raccoglie fogli antichi di altissima qualità che attendono ancora un'analisi approfondita. Ci sono poi l'album di Marcello Leopardi e i fogli di Pietro Carattoli donati nel 1877 da Federico Benvenuti. Un rilevante gruppo di disegni dei perugini Domenico Bruschi (1840-1910) e Annibale Brugnoli (1843-1915), protagonisti della scena artistica umbra e romana nella seconda metà dell'Ottocento. Di particolare rilevanza, inoltre, i pregevoli disegni di architettura del fondo Guglielmo Calderini e Ulpiano Bucci. Sono circa 6300 le incisioni che costituiscono una ricchissima raccolta calcografica di interesse internazionale. Molti gli esemplari antichi, rari e, in alcuni casi, di grande formato. Da segnalare i preziosi nuclei di acqueforti del Cinquecento (Marcantonio Raimondi), del Seicento (Jacques Callot, Cherubino Alberti) e del Settecento (Giovanni Volpato, G.B. Piranesi, Tommaso Piroli, Domenico Cunego, Raffaello Morghen).