In un convegno saranno presentati i lavori di digitalizzazione di due importanti progetti realizzati nel Nobile Collegio del Cambio, a Perugia
(UNWEB) Il patrimonio artistico dell'Umbria alla ribalta nazionale durante il Salone internazionale del restauro a Ferrara, che ha aperto laventottesima edizione puntando su nuovi approfondimenti per i settori particolarmente interessati dall'innovazione tecnologica e dallebest practicein materia di tutele del patrimonio artistico.L'Umbria sarà al centro dell'attenzione attraverso il convegno,in programma per domani, 11 maggio,sul tema della"Digitalizzazione 3D e indagini diagnostiche: il Nobile Collegio del Cambio a Perugia". Un'occasione per parlare (e promuovere) l'opera del Perugino, di cui quest'anno ricorrono i cinquecento anni dalla sua morte, presentando sia i rilievi scanner e fotogrammetrici degli immobili e delle opere d'arte del Nobile Collegio del Cambio, sia dando voce alle "luci e ai colori del Rinascimento umbro, da Perugino a Raffaello, attraverso le indagini diagnostiche sulla materia e le tecniche esecutive".Due progetti, quelli appena citati, che sono stati resi possibili grazie al contributo della Fondazione Perugia attraverso l'opera di grande mecenatismo che l'Ente rivolge costantemente all'arte e la cultura presente nel territorio perugino.
Focus progetti.Il primo dei due progetti è stato realizzato da Archimede Artenel corso del 2020 per fini di conservazione, digitalizzando e riproducendo una perfetta copia virtuale tridimensionale del complesso architettonico che si trova incastonato nel palazzo dei Priori di Perugia; il secondo progetto è stato realizzato dal Laboratorio di Diagnostica di Spoleto - dal 2021 al 2023 - con l'ulteriore sostegno ed il contributo del Comitato promotore delle celebrazioni per il V centenario dalla morte di Pietro Perugino ed ha interessato, oltre agli affreschi della sala delle udienze del Nobile Collegio del Cambio, altri 29 dipinti, ad affresco, su tavola o tela, lasciati dal Maestro nei centri umbri di Bettona, Cerqueto, Città della Pieve, Corciano, Deruta, Foligno, Fontignano, Montefalco, Monteleone d'Orvieto, Panicale, Perugia, Santa Maria degli Angeli, Spello e Trevi.
"Un modello da percorrere". Si è trattato diun'eccezionale attività di analisi e ricerca finalizzata alla prevenzione e alla conservazione del patrimonio culturale che si è svolta, con ogni probabilità per la prima volta, in sequenza in un breve arco di tempo ed ha portato alla produzione di dati e conoscenze che possono essere considerateun'eccezionalità da considerare qualeassetdigitale del terzo millennio.Un esempio, un format da applicare ad ogni opera, che – secondo l'esperienza di Archimede Arte ormai consolidata nel settore - il Ministero della Cultura potrebbe fare suo quale eccellenza prodotta da aziende italiane per la conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico italiano, sicuramente uno dei maggiori ed importanti al mondo. Attività che Archimede Arte, con il sostegno di Sviluppumbria, intende esportare in altri Paesi. Forse non è un caso che proprio le celebrazioni perugineschedi uno dei primi maestri del Rinascimentoad impostare le proprie botteghe secondo una logica imprenditoriale, abbiano costituito lo scenario ideale per realizzare questi due importantissimi e innovativi progetti.
Voci dall'Umbria. Ad aprire i lavori del convegno saràAldo Pascucci,vicepresidente Archimede Arte; seguirà il contributo diVittoria Garibaldi,direttore scientifico del Laboratorio di diagnostica (LabDia) per i beni culturali di Spoleto,una delle poche strutture italiane in grado di effettuare analisi in situ, non invasive e multi-tecnica sullo stato di conservazione di opere d'arte delle varie tipologie materiche, nonché analisi e valutazione delle condizioni ambientali di conservazione e dell'interazione ambiente-opera.Per l'occasione interverrà, inoltre, Marcello Melis (amministratore unico di Profilocolore Srl), uno dei massimi esperti di tecnologie digitali per la diagnostica, il quale illustrerà nuovi strumenti e nuove tecnologie digitali attraverso cui sarà possibile ottenere nuovi ed approfonditi risultati. Le conclusioni del convegno saranno affidate a due esponenti delle istituzioni umbre, ilsindaco di Spoleto,Andrea Sisti, ed ilPro-Rettore vicario dell'Università degli Studi di Perugia e Direttore CeDiPa, Fausto Elisei, i quali illustreranno come i prestigiosi enti che rappresentano, abbiano avviato con il contributo del Ministero della Cultura i lavori per la costituzione di uno dei più importantihubnazionali per la digitalizzazione dei beni culturali: il Centro di ricerca per innovazione, digitalizzazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale e ambientale di Spoleto.