(ASI) Perugia. Circa un'ora e mezza di pura magia ascoltando alcuni classici melodici come "Let it be" e "Yesterday" dei Beatles fino al genere più rock con "Satisfaction" dei Rolling Stones. Danilo Rea non ha deluso le aspettative del suo pubblico che, martedì sera presso l'auditorium dell'Hotel Gio' Jazz Area di Perugia, ha apprezzato l'esecuzione del suo ultimo lavoro "Something in our way", pubblicato lo scorso 16 ottobre, che contiene la reinterpretazione di 16 brani delle due band britanniche icone della musica pop e rock dagli anni '60.
É stato un concerto, il quarto della stagione del Jazz Club Perugia, dove Danilo ha scomposto, riarrangiato e ricostruito alcune delle canzoni più famose al mondo fino a restituire una musica colorata di nuove sfumature.
E così che "Lady Jane" è stata contaminata dalle note di "Moon River", "Here comes the sun" da quelle di "Singin' in the rain" e "Crudelia DeMon", "Hey Jude" da "Bocca di Rosa" di Fabrizio d'Andrè. Spazio anche alla dolcezza con la struggente melodia di "Angie" per poi tornare a suonare le ritmate "All togheter" ed "Ob-la-dì Ob-la dà", fino all'energia di "Jumpin' Jack Flash". Tra i brani non poteva mancare "Imagine" presentato dal pianista vicentino come un omaggio a John Lennon.
Rea con il suo talento ha dimostrato ancora una volta di essere capace di spaziare su qualunque repertorio grazie alla sua sensibilità musicale, al suo estro gentile e alla sua forza creativa. Ha plasmato la melodia schiudendo le porte a infinite possibilità che si aprono ogni volta agli ascoltatori. Nel salutare il pubblico presente Danilo Rea ha ringraziato Carlo Pagnotta ed Umbria Jazz. "Noi jazzisti - ha detto - dobbiamo molto a Perugia. Chi è passato qui ha poi girato il mondo".
Danilo Rea tornerà in Umbria molto presto. Il concerto di Perugia è stato un'anteprima dello stesso evento che andrà in scena a Orvieto per Umbria Jazz Winter. Il prossimo appuntamento con il Jazz Club è in programma mercoledì 16 dicembre con il "Pastor Ron gospel show".