MG 7846Il più antico manoscritto del Cantico delle Creature di San Francesco, a 800 anni dalla sua stesura, insieme a 93 opere rare del Fondo antico della Biblioteca Comunale di Assisi è ospitato nel Salone Papale del Sacro Convento.

 

(UNWEB) ASSISI  – Ad ottocento anni dalla composizione del Cantico di Frate Sole o Cantico delle Creature di San Francesco di Assisi, nel Salone Papale del Sacro Convento di San Francesco in Assisi - riaperto per l'occasione al pubblico - viene esposta da venerdì 11 aprile a domenica 12 ottobre 2025 la mostra Laudato sie: Natura e Scienza. L'eredità culturale di frate Francesco,organizzata dalla St. Francis Day Foudation con il Sacro Convento di San Francesco in Assisi, l'Italian Academy Foundation e l'Associazione AntiquaE e con il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Assisi e del Comitato Nazionale per le celebrazioni dell'VIII centenario della morte di san Francesco d'Assisi.

Prendendo le mosse dal più antico manoscritto del Cantico di frate Sole o Cantico delle creature – tra i primi testi poetici in volgare italiano giunti a noi – la Mostra propone al visitatore un itinerario, accompagnato da una continua narrazione multimediale, attraverso 93 opere rare del Fondo antico della Biblioteca comunale di Assisi conservate presso la Biblioteca del Sacro Convento.

"Laudato sie: Natura e Scienza. L'eredità culturale di Frate Francesco" è un inedito sguardo sul mondo culturale e scientifico francescano che, grazie ai rari e preziosi manoscritti medievali e agli antichi testi a stampa esposti, permette al visitatore di compiere un viaggio che lo porta a varcare la soglia del Medioevo fino all'età moderna. Una mostra che consente l'accesso al sapere dei francescani, elaborato in forza del loro ingegno e tratto dalle letture, dalle annotazioni e dallo studio e affidato alla loro custodia, per secoli, nella ricca biblioteca, in un reciproco scambio tra riflessione teologica e sapere scientifico.

«Questa prestigiosa mostra rappresenta un'opportunità di riflessione profonda intorno alle meraviglie del Creato, da sempre oggetto di contemplazione e studio. Il percorso espositivo ci guida alla scoperta di uno straordinario patrimonio custodito nei secoli e ci permette di respirare le intuizioni e la bellezza che hanno accompagnato il misticismo più intenso. In questo itinerario, merita ricordarlo trova uno spazio di rilievo la più antica versione in volgare del Cantico delle Creature, del quale quest'anno si celebra l'ottavo centenario della composizione, avvenuta com'è noto proprio ad Assisi, in lode del "nostro Creatore e datore di ogni bene". Per la Regione Umbria è un onore aver patrocinato questa iniziativa di grandissimo valore culturale, religioso e scientifico».Ha messo in evidenza Tommaso Bori, vice presidente della Regione Umbria.

Lo straordinario patrimonio librario esposto permette, grazie alle nove sezioni che suddividono la mostra, di cogliere aspetti inediti della cultura dell'Ordine, come l'ampiezza della riflessione filosofica e teologica, la particolare attenzione all'universo e l'apertura al mondo.

Un percorso ben espresso dalla metafora dell'albero la cui rappresentazione si può individuare nella terza sala I francescani e il sapere enciclopedico nell'opera di Isidoro di Siviglia Etymologiarum opus, Venezia 1483 - le cui profonde radici affondano nelle parole del Cantico di Frate Sole, per risalire il tronco della riflessione francescana, fino ai rami e alle foglie di un rigoglioso albero della conoscenza.

Lungo il percorso espositivo, cadenzato dalle diverse sezioni, si entra in contatto con la profonda dimensione filosofica e spirituale che da sempre guida l'Ordine francescano e, allo stesso tempo, si può intendere l'impegno intellettuale espressosi nell'ambito della riflessione scientifica, come attestato dai numerosi trattati tramandati nei preziosi manoscritti esposti. Il visitatore può, quindi, soffermarsi, seppur brevemente, sulla sintesi filosofico-teologica dei primi pensatori francescani, filosofi e teologi, sul tema della natura, fino a focalizzare l'attenzione sulla maniera nelle quali le singole scienze hanno, nei secoli, portato ad osservare il mondo e su come gli stessi studiosi dell'Ordine abbiano favorito questo sguardo.

«Una mostra di testi scritti – ha dichiarato fra Marco Moroni, OFMConv, Custode del Sacro Convento - potrebbe correre il rischio di essere apprezzata solo dagli addetti ai lavori. Ma non è così: l'apparato multimediale che la accompagna, gli schermi e le camere immersive con le animazioni delle immagini, oltre che l'allestimento sobrio ed elegante, assieme alla collocazione nel bellissimo Salone Papale del Sacro Convento, rendono questa esposizione veramente gradevole e fruibile da parte di ogni pubblico, che ne troverà sicuro giovamento.

Sono grato a quanti hanno voluto, sostenuto e collaborato per la realizzazione di questa meravigliosa esposizione. Ne ho seguito da vicino la preparazione, non sempre semplice, anzi in alcuni momenti davvero complessa, e ho ammirato la tenacia, la competenza e il lavoro instancabile di chi ha accettato di affrontare inevitabili difficoltà di vario ordine. Preziosissimo è anche il catalogo, con testi di approfondimento che rivelano le grandi competenze dei curatori e degli estensori, corredato da un ampio apparato iconografico.

Perciò rivolgo un grazie di cuore, davvero sentito, a tutti e a ciascuno di coloro che hanno lavorato per questa mostra e invito tutti ad ammirarla».

La mostra ricorre al linguaggio multimediale e, in particolare, presenta due sale immersive: una all'inizio del percorso espositivo Laudato sie: lo stupore riconoscente di fronte al Creato dedicata al Cantico di Frate Sole, che permette di entrare in contatto con l'innovazione della visione del mondo e il sentimento religioso universale del Santo di  Assisi, e l'altra Cum tucte le tue creature, posta al termine della visita, dove le immagini delle piante, animali e uomini e i significati a loro attribuiti, consentono di riconnettersi a una visione "integrale" del mondo che ci circonda.

La sala L'ispirazione delle origini: Bibbia, teologia e filosofia mostra come i francescani si siano dedicati con passione allo studio della Bibbia e delle opere filosofiche antiche e di come abbiano sviluppato una visione complessiva del significato della natura e del ruolo dell'uomo nell'universo, contribuendo alla speculazione filosofica e alla scienza del loro tempo. Nella sezione I francescani e il sapere enciclopedico si può comprendere quale sia stato il desiderio che ha mosso alcuni eruditi dell'Ordine a cercare un modello universale del sapere, una sorta di catalogazione generale della realtà. Qui si può ammirare la Biblioteca Universale sacro-profana, Venezia 1701, del frate minore conventuale Vincenzo Coronelli che, seppur incompleta, si può considerare la prima grande enciclopedia in lingua italiana.

Dalla quarta sezione, Sora luna e le stelle: l'astronomia, in poi, lo sguardo si va restringendo, focalizzandosi sulle singole scienze, astronomia, matematica, fisica, chimica, medicina. In particolare, il visitatore può ammirare il Tractatus de Sphaera, attribuito al francescano inglese John Peckham, che raccoglie e mette insieme, magistralmente, teorie dell'astronomia e della cosmologia greca, araba e latina.

Nella sala Del numero e della visione: matematica e ottica si comprende il valore che i francescani, ben prima dell'affermarsi della visione scientifica del mondo, attribuirono alla matematica e alla scienza della luce, studiata, questa ultima, sia dal punto di vista fisico-matematico sia fisiologico.  Nel mondo tutto è in movimento: la fisica sono esposti i più antichi manoscritti che testimoniano l'influenza delle teorie aristoteliche sui maestri delle università medievali, tra i quali molti dotti francescani.

Il sapere alchemico è protagonista della settima sala Gli elementi, i minerali, i metalli e la loro trasformazione: l'alchimia, un tempo praticata e conosciuta ed oggi totalmente scomparsa, anche se alcune sue forme e ragionamenti hanno contribuito al pensiero scientifico moderno. Nonostante i non pochi divieti ecclesiastici, molti illustri componenti dell'Ordine ne subirono il fascino.

Infine, nella sezione La Fabrica del corpo: medicina, anatomia e chirurgia emerge l'interesse dei francescani ebbero anche per la medicina e per tutto ciò che vi era connesso, integrando l'esperienza diretta con lo studio dei testi e delle teorie da essi riportati.

«È un onore per la nostra città – sottolinea Valter Stoppini, sindaco f.f. di Assisi – ospitare questa mostra, che celebra l'ottavo centenario del Cantico delle Creature, valorizzando e rendendo accessibile a tutti parte del ricco patrimonio culturale custodito nella Biblioteca del Sacro Convento. Un'esposizione che svela un San Francesco inedito, fra scienza e spiritualità, raccontando evoluzione e attualità del suo messaggio, legato anche alla necessità di prenderci cura dell'ambiente in cui abitiamo, vivendo in armonia con il Creato. Un impegno che tutti siamo chiamati ad assumere per guardare al futuro con maggiore speranza».

La Mostra consente di comprendere come nei secoli vi sia sempre stata nell'Ordine francescano una "curiosità" intessuta di senso religioso e meraviglia in linea con l'intuizione poetico-mistica del Cantico di frate Sole, accompagnata però dal rigore critico, dall'attenzione per il dato concreto e dall'assunzione di metodologie coerenti, di volta in volta, con gli sviluppi della scienza del proprio tempo. Soprattutto, il Cantico della Creature può essere inteso come vero e proprio "manifesto" di un approccio empatico e fraterno nei confronti della Natura, tale che, ancor oggi, può trovare consonanza con le aspirazioni di moltissimi uomini e donne al di là della distanza cronologica e culturale con il Santo di Assisi che lo compose. Non è un caso che abbia in qualche modo ispirato l'Enciclica Laudato Sì di Papa Francesco, pubblicato 10 anni fa.

Il Comitato scientifico è composto dal professor fra Luciano Bertazzo OFMConv (Ordine dei frati minori conventuali), della Facoltà Teologica del Triveneto, direttore del Centro Studi Antoniani di Padova; dal professor fra Carlo Bottero OFMConv, dell'Istituto Teologico di Assisi, direttore della Biblioteca del Sacro Convento di Assisi; dal professor Stefano Brufani, dell'Università degli Studi di Perugia, presidente della Società Internazionale di Studi Francescani di Assisi; dal professor Paolo Capitanucci, dell'Istituto Teologico di Assisi; dal commendatore Stefano Acunto - Berardini, Presidente della Italian Academy Foundation, Inc. e noto sostenitore della cultura.

 

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Le dichiarazioni

Fra Carlo Bottero OFMConv, Direttore della Biblioteca del Sacro Convento di Assisi, curatore della Mostra, ne riassume l’ispirazione di fondo:La mostra Laudato sie nasce dalla conoscenza diretta del patrimonio custodito nella Biblioteca del Sacro Convento. Una delle “scoperte” più interessanti è stata senza dubbio quella della presenza di un ampio settore di manoscritti e libri a stampa di argomento scientifico. Si tratta di qualcosa di controintuitivo, dato che in genere all’Ordine francescano vengono accostate in modo spontaneo attività di segno diverso, come la predicazione, le missioni, la cura dei malati e la prossimità ai poveri. In modo analogo a quanto cercano oggi di fare i progetti di analisi dei big data, la mostra si propone una sorta di “profilazione degli utenti” attraverso le tracce che una comunità di lettori ha disseminato all’interno della biblioteca del Sacro Convento in un processo di stratificazione secolare. Sono tracce significative per l’interprete sia la presenza di una determinata opera, sia la sua assenza (e qui sarebbe interessante aprire una parentesi sulla vistosa e “massiccia” presenza delle opere di Aristotele e sull’ancor più vistosa “rarefazione” di quelle di Platone); sono evidenti tracce di interessi e precomprensioni le note censorie che si trovano su più di un manoscritto e libro (basti citare l’opera di due francescani: il Liber compostelle di Bonaventura da Iseo, del secolo XIII, indicato come “libro superstizioso”, o il De harmonia mundi di Francesco Giorgio Veneto, poderosa cinquecentina che sul frontespizio reca la nota in caratteri eleganti “Questi libro è proibito”); sono tracce soprattutto le annotazioni lasciate dai maestri nei margini dei manoscritti scolastici, o nei più recenti trattati di astronomia, di matematica, di fisica, di medicina.” 

Il curatore della Mostra Paolo Capitanucci, professore ordinario di Filosofia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi e curatore della MostraUna serie di incontri, esperienze, interessi e coincidenze hanno portato i curatori della mostra, Laudato sie, a maturare la convinzione che la cultura, della quale i francescani si sono fatti portatori nel corso dei secoli, abbia ancora, nonostante le molte ricerche condotte nel tempo, ampi spazi poco esplorati che possono stimolare l’interesse non solo degli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto di una più ampia categoria di “curiosi”. Oltre ciò che concretamente il visitatore troverà nelle varie sezioni che la compongono, la mostra si propone nel suo complesso come un incontro con una specifica biblioteca, in un percorso ideale tra i suoi scaffali, consentendo da un lato di conoscere ed apprezzare la variegata ricchezza del suo patrimonio e dall’altro di mettersi alla ricerca delle onnipresenti tracce lasciate dalla comunità di lettori, che per secoli l’hanno resa viva con la loro assidua attività di consultazione e studio. L’intera esposizione, quindi, permette in primo luogo di apprezzare l’effervescenza e lo straordinario patrimonio culturale dei francescani, custodito nella Biblioteca del Sacro Convento di Assisi. Allo stesso tempo, oltre agli scritti dei quale i frati, nel corso dei secoli, sono stati i veri e propri autori, anche di quelli che non era diretta opera loro, ci permette di conoscere ciò che da questi è stato comunque letto, annotato e custodito nei loro archivi e nelle loro biblioteche. Infine, sebbene il Cantico di Frate Sole sia collocato nell’ultima sala della mostra, una scelta dettata per favorire una sorta di “climax ascendente” del percorso, questo rappresenta il nucleo, quasi il cuore pulsante di tutta l’intera esposizione che è chiaramente centrata sul Cantico e sull’esperienza diretta di Francesco nel suo originale e spontaneo rivolgersi verso tutta la realtà del Creato. Immaginando il percorso espositivo ispirato al modello dell’albero è nel Cantico che trova la profonda e sottostante radice dalla quale tutto nasce e tutto si alimenta.”

 

Il Presidente della St. Francis Day Foundation, Steve Menzies, business leader internazionale Traiamola nostra motivazione direttamente da Sua Santità, Papa Francesco, che ha incaricato la nostra Fondazione di dar vita a questa grande mostra, che affonda le sue radici anche nella stessa Enciclica Laudato Sì. Le parole del Pontefice rappresentano profondamente ciò che noi esseri umani oggi affrontiamo e ci interroghiamo. Molte delle risposte che cerchiamo le possiamo trovare nelle parole del Cantico di Frate Sole di san Francesco e nelle tante opere dei francescani giunte a noi negli ultimi 8 secoli. Prevediamo che le due Mostre, quella di Palazzo Braschi oggi e del prossimo 7 aprile ad Assisi, siano visitate da due milioni di persone, a questi chiediamo che onorino e studino le parole del Santo e dei suoi fratelli francescani.”


Stefano Acunto, Presidente della Italian Academy Foundation “Una mostra di notevole importanza come “Laudato sie: Natura e Scienza e un opportunita unica a presentare l’eredità culturale di frate Francesco” rappresenta il risultato del lavoro e della visione congiunta di molte persone altamente qualificate e competenti. Esprimiamo il nostro più sentito apprezzamento e la nostra più profonda gratitudine alle istituzioni e ai professionisti che, in Italia e negli Stati Uniti, hanno reso possibile questa iniziativa. La St. Francis Day Foundation, nella persona di Steve Menzies, incoraggiata direttamente da Sua Santità Papa Francesco, ha patrocinato il restauro di 38 manoscritti e libri antichi della Biblioteca del Sacro Convento di Assisi, nonché la realizzazione della mostra stessa. Possano l’opera e l’esempio di san Francesco e dei francescani continuare a ispirare le generazioni future nei secoli a venire.”

 

SCHEDA MOSTRA - LAUDATO SIE NATURA E SCIENZA. L'EREDITà CULTURALE DI FRATE FRANCESCO.docx

 PANNELLI DELLE 9 SEZIONI 

 ELENCO OPERE 

 

 MG 7709

 MG 7884

 

  

Mostra

Dove

Quando


LAUDATO SIE: NATURA E SCIENZA. 

L’EREDITÀ CULTURALE DI FRATE FRANCESCO


Sala Papale del Sacro Convento 

Piazza San Francesco, 2 - Assisi


11 aprile 2025 – 12 ottobre 2025

Orari                                           

Biglietteria                                

INGRESSO MOSTRA

Martedì – Domenica dalle ore 10:00 alle 18:00 con ultimo ingresso alle 17:00

Lunedì giorno di risposo

INTERO: € 10


RIDOTTO:

€ 8: famiglie (genitori con figli: € 8 euro ogni genitore, figli come da tariffario)/giovani dai 18 ai 25 anni/over 65/residenti nel Comune di Assisi

€ 6: giornalisti non accreditati/gruppi (min. 10 – max. 20 persone)/insegnanti

€ 3: ragazzi fino ai 18 anni/religiosi/scolaresche/studenti universitari


GRATUITO:

bambini fino ai 6 anni/giornalisti accreditati/guide turistiche con patentino/insegnanti che accompagnano le scolaresche, persone con disabilità (+ 1 accompagnatore)


PRENOTAZIONI VISITE GUIDATE:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Il biglietto per la mostra in ospitalità “Laudato Sie” è compreso nel costo del biglietto del museo:

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Promotori

 

Organizzazione

Servizi museali  

Info mostra

                                                                                     

Comitato nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi e Galleria Nazionale Umbra

St. Francis Day Foundation con il Sacro Convento di Assisi, l’Italian 

Academy Foundation e l’Associazione AntiquaÈ 

Patrocinio del Comune di Assisi e della Regione Umbria

 

www.laudatosie.com

 

 

 


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