COPERTINA libro Ascanio(UNWEB) Castiglione del Lago.Un libro-fumetto di 208 pagine con 426 tavole di illustrazioni. Titolo, “Ascanio della Corgna e il duello dl secolo”. Gli autori, Luciano Festuccia (curatore dei testi) e Luca Petrucci che ha realizzato i disegni, lo hanno presentato a Castiglione del lago, alla sala del teatro, davanti ad un pubblico attento e numeroso. Alla presentazione hanno preso parte anche il sindaco di Castiglione del Lago, Sergio Batino; l'assessore alla cultura Ivana Bricca; il presidente della banca di Credito Cooperativo dell’Umbria (che ha contribuito alla realizzazione dell’opera),

Palmiro Giovagnola; e Mariella Morbidelli, presidente del Laboratorio del Cittadino Onlus. Il volume ricostruisce il percorso storico-biografico di Ascanio, figura chiave nella storia di Castiglione e del Trasimeno e nipote per parte di madre di papa Giulio III, salito al soglio pontificio nel 1550. Il Papa, per restituire un prestito avuto dalla sorella, concesse la signoria del Chiugi perugino ai due figli di lei, Ascanio e Fulvio. La carriera militare di Ascanio fu rapida e impetuosa. Fu al servizio della Repubblica di Venezia e dello Stato Pontificio, poi del Duca di Firenze, del Viceré di Napoli, della Francia e della Spagna. Partecipò a notevoli imprese di guerra, come la liberazione di Malta dall’assedio dei Turchi nel 1565 e concluse la sua carriera come Maestro di Campo Generale delle Fanterie e consigliere militare di Don Giovanni d’Austria, con la gloriosa Battaglia di Lepanto del 1571, anno in cui morì. Tutte imprese memorabili, eppure, come narra l’incipit del libro, quando si trattò di affrescare la parete d’onore della sala dell’Investitura di Palazzo Corgna, quella di fronte al camino, al pittore incaricato, Niccolò Circignani, detto il Pomarancio, fu commissionato di raffigurare un semplice duello, quello che si svolse il 26 maggio del 1546 nella Pitigliano rinascimentale degli Orsini. L’avvenimento ebbe larga fama, tanto che confluirono a Pitigliano migliaia di cavalieri e nobili dell’Italia centrale, da cui il titolo di “duello del secolo”. Il conte Giovanni Francesco Orsini, quale Signore indipendente della Contea di Pitigliano, aveva messo a disposizione il campo "franco e libero" per il duello, e fu lui stesso giudice di campo per quello che fu uno degli ultimi duelli "autorizzati" dell’epoca: l’istituto fu infatti proibito dalla severa Decretale del Concilio di Trento del 1563. Nel duello, Ascanio Della Corgna, benché afflitto da una grave menomazione, avendo perso in battaglia l’occhio destro, uccise Giovanni Taddei, giovane capitano emergente nel campo delle armi, di nobile famiglia fiorentina, molto vicina ai Medici e al Duca Cosimo I. Taddei aveva inizialmente militato sotto lo stesso Ascanio Della Corgna, ma l’amicizia tra i due si era poi trasformata nel tempo in un forte contrasto, sfociato nella sfida di Pitigliano. Al duello è dedicata la seconda parte del libro di Festuccia e Petrucci, ma il volume non si limita alle imprese militari di Ascanio, e coglie anche il lato storico di un personaggio immerso nella logica della sua epoca, un periodo durante il quale Roma era tornata ad essere capitale del mondo e aveva strappato a Firenze il suo primato artistico. Al tempo del duello operavano infatti a Roma artisti come Michelangelo, Sangallo e Tiziano. Ascanio, sia per la parentela illustre con il cardinale Giovanni Maria Ciocchi del Monte (il futuro papa Giulio III) sia per la sua fama di valente guerriero, sicuramente fu partecipe della cerchia elitaria della Roma rinascimentale di metà secolo XVI. La "storia illustrata" offre perciò la figura di un Ascanio della Corgna “umanizzato” e inserito nel costume dei suoi tempi, con accurate ed esatte ricostruzioni dei luoghi, dei palazzi e dei personaggi che frequentò. Il libro, uscito per le “Edizioni Duca della Corgna”, è in vendita a 15 euro in libreria, al bookshop del Museo, presso la Casa Editrice e su internet. Presto sarà disponibile anche una versione e-book.

Daniele Orlandi - Umbria Notizie Web


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