(UNWEB) Fornire le informazioni necessarie riguardo ai diversi strumenti operativi per l'accesso al credito che fino ad ora, congiuntamente agli interventi della Coldiretti, sono stati messi in campo per supportare le imprese agricole. Questo l'obiettivo del Convegno on-line organizzato da Coldiretti e Donne Impresa Umbria in collaborazione con AgriCorporateFinance, dal titolo "Diamo credito al futuro: come affrontare l'impatto economico dell'emergenza sanitaria in agricoltura", che ha visto collegati cento imprenditori agricoli.
Un'iniziativa importante dato il momento emergenziale - ha affermato Rosalba Cappelletti responsabile Coldiretti Donne Impresa Umbria - su un tema di primario interesse. Anche l'agricoltura umbra infatti, messa a dura prova dalle conseguenze del coronavirus, ha bisogno di una robusta iniezione di liquidità, ma è utile conoscere e approfondire gli strumenti creditizi, così come il "linguaggio bancario". Anche le aziende multifunzionali, sempre più importanti nella vita economica e sociale e in cui noi donne siamo altamente protagoniste - ha evidenziato Cappelletti - stanno vivendo particolari ripercussioni, visto lo stop alla mobilità e al turismo, ma nonostante la preoccupazione per il futuro non ci abbattiamo, anzi siamo pronte a reinventarci di nuovo, forti di rappresentare un terzo dell'imprenditoria agricola umbra.
Come abbiamo evidenziato da tempo - ha ribadito il presidente Coldiretti Umbria Albano Agabiti - la maggioranza delle aziende del comparto, circa il 60%, sta scontando una forte crisi di liquidità a causa del lockdown, con la chiusura di molte attività che ha sconvolto i mercati, con difficoltà per le esportazioni e per i canali interni, a cominciare dallo stop forzato dell'horeca e degli agriturismi. Fin dall'inizio della pandemia quindi, oltre a supportare le imprese nel trovare possibili sbocchi per i prodotti, abbiamo rappresentato alla Regione questa forte esigenza di liquidità, con la richiesta innanzitutto di sbloccare tutti i pagamenti comunitari che spettano alle imprese per consentirgli una prima "boccata di ossigeno", importante al pari di un'attenta rimodulazione delle risorse del Programma di Sviluppo Rurale. Una forma di "liquidità vera" che potrà consentire di far arrivare nei prossimi mesi alle aziende circa 140 milioni di euro. Abbiamo pure richiesto - ha ricordato Agabiti - l'intervento della società finanziaria regionale Gepafin per contribuire a dare un ristoro alle problematiche finanziarie delle imprese, così come spinto per un rilancio massiccio in termini promozionali di tutto l'agroalimentare made in Umbria e del turismo rurale ed enogastronomico, con gli "spazi aperti" in campagna che diverranno sempre più prioritari e vitali. Ma importante, per la ripartenza delle aziende in difficoltà a causa dell'emergenza - ha aggiunto Agabiti - è pure una tempestiva erogazione di finanziamenti da parte delle banche, anche con le opportunità previste dal cosiddetto DL Liquidità attraverso cui lo Stato si fa garante.
Un evento di questa portata - ha sottolineato Mario Rossi direttore regionale Coldiretti - non può essere affrontato con interventi normali: occorre ridare subito linfa al mondo agricolo, con le nostre imprese che devono essere sostenute al più presto, anche per il loro valore strategico che può aiutare la nostra società ad uscire dalla crisi. Servono quindi - ha precisato Rossi - misure forti per rilanciare il settore, a partire proprio da una robusta iniezione di liquidità.
Per spiegare il ruolo e le attività della rete di società promossa da Coldiretti, specializzata nell'ambito della mediazione creditizia, dell'intermediazione finanziaria e della consulenza assicurativa a favore del settore agricolo, agroalimentare ed agroindustriale, all'appuntamento on-line hanno partecipato Massimo Pirone e Simone Di Colantonio, Referenti di AgriCorporateFinance. I loro interventi hanno spaziato dal Decreto Liquidità, in particolare in riferimento al canale Ismea riservato alle imprese agricole, che prevede una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro per il 2020, alla cambiale agraria, l'iniziativa sempre di Ismea per l'erogazione di mutui alle aziende con fondi complessivi pari a 30 milioni di euro. Un importante contributo ai lavori è stato apportato infine da Maurizio Del Savio in qualità di Esperto del settore bancario e finanziario, che ha sottolineato innanzitutto l'importanza e l'attenzione che merita il comparto agricolo pure per il rinnovato interesse da parte delle giovani generazioni, con le imprese che però sono chiamate sempre di più a saper "comunicare" al meglio la propria attività, il loro saper fare reddito, nei confronti del mondo bancario. Focus, anche alla luce della Legge 24 Aprile 2020 n. 27 di conversione del decreto "Cura Italia", sull'accesso da parte delle imprese agricole al Fondo Centrale di Garanzia e sulla copertura degli interessi passivi.