L'iniziativa di vicinanza al personale sanitario, in occasione della Festa dell'Immacolata Concezione
(UNWEB) La solidarietà degli agricoltori della Coldiretti Umbria, con la firma degli agrichef, i cuochi contadini di Campagna Amica, ha raggiunto l'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. In occasione della Festa dell'Immacolata Concezione, le abili mani dei produttori agricoli, hanno proposto e offerto in segno di solidarietà e gratitudine al personale sanitario delle due terapie intensive, le agribag con i cibi della tradizione agricola umbra per un pranzo a km zero.
Un gesto di vicinanza, condiviso e supportato da tutta la dirigenza Coldiretti - commenta il presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti - verso chi tutti i giorni è impegnato in prima linea, per difenderci anche da questa grave pandemia. Un grazie di cuore ai nostri produttori agricoli scesi in campo di persona, sia nella preparazione del pasto che donando i prodotti, in questa sentita iniziativa che ribadisce la sensibilità del mondo agricolo, verso progetti e azioni in grado di aiutare tutta la comunità, specie in questo difficile momento storico per il nostro Paese.
Tra l'altro - aggiunge Agabiti - i sani prodotti di qualità e le eccellenze agricole del territorio, non possono che giovare in questa battaglia, che ha rimarcato la strategicità del lavoro degli agricoltori che non si sono mai fermati, continuando ad assicurare il cibo per tutta la collettività.
Come produttori - spiega Elena Tortoioli, agrichef e presidente di Terranostra Umbria, l'associazione che raggruppa gli agriturismi di Campagna Amica - scontiamo direttamente le tante criticità e conseguenze negative sia a livello economico che sociale, che la pandemia continua a causare. Non per questo però, viene meno il nostro forte desiderio, tipico dello spirito contadino, di aiutare gli altri, chi sta soffrendo e, come in questo caso con la consegna delle agribag di Campagna Amica, chi da mesi è impegnato a difenderci dal coronavirus. In questo periodo in cui l'emergenza ha frenato e limitato molte nostre attività, penalizzando tutta la filiera agroalimentare, rimane comunque intatta - conclude Tortoioli - la volontà di renderci utili con azioni che fanno bene al cuore e alla società.