Una pubblicazione edita da Unitab con il supporto di JTI (Japan tobacco international
Gioglio: tabacco produzione agricola di pari dignità di altre e risorsa per Alta Valle Tevere
(ASI) – Milano, – Cinquanta pagine di storia, cultura e tradizioni legate alla produzione del tabacco e al territorio in cui questo è stato coltivato per secoli e viene coltivato tutt’oggi, l’Alta Valle del Tevere. Si possono sintetizzare così i contenuti de ‘La via del tabacco in Umbria’, una pubblicazione edita dall’Unione italiana tabacchicoltori (Unitab), con il supporto di JTI (Japan tobacco international), presentata nello splendido scenario de ‘La vigna di Leonardo’, a Milano, nell’ambito di Expo 2015. Un progetto editoriale, con testi di Rita Boini e Massimo Canalicchio, in cui vengono illustrati itinerari storicoculturali, naturalistici ed enogastronomici che si dipanano tra Umbertide, Montone, Pietralunga, Città di Castello, Monte Santa Maria Tiberina, San Giustino e Citerna. “Il tabacco – ha spiegato Oriano Gioglio, presidente di Unitab – è una produzione agricola che ha la stessa dignità delle altre e, se utilizzato in modo corretto, è uno dei piaceri del vivere quotidiano. Il problema è, eventualmente, quello legato al suo abuso. Noi continuiamo a credere nella sua sostenibilità economica, anche legandola a contesti nuovi come appunto la promozione dei territori, dell’ambiente e dei paesaggi che a essa sono correlati”. All’evento milanese, moderato da Giuliano Giubilei, vicedirettore del Tg3, sono intervenuti, oltre a Gioglio e Canalicchio, anche PierCarlo Alessiani, presidente e amministratore delegato di JTI Italia, Walter Verini, coordinatore parlamentare delle aree tabacchicole della Camera dei deputati, Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, Luca Bianchi, capo dipartimento del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Luigi Mastrobuono, direttore generale di Confagricoltura, e, in video, Paolo De Castro, membro della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo. Presenti, insieme ad altri rappresentanti delle istituzioni, anche testimonial vip come le attrici Serena Autieri e Valentina Lodovini, Emanuele Filiberto di Savoia, il meteorologo Andrea Giuliacci, il presidente del Parma calcio Nevio Scala e l’ex giocatore dell’Ac Perugia calcio Emiliano Testini. “Quest’opera – ha affermato Canalicchio – vuole essere una rapida ed efficace guida e un racconto del territorio. Essa dimostra che il modello di ruralità fondato sul tabacco, appoggiandosi a un territorio ricco di eccellenze naturalistiche, ha portato con se tutta una serie di tradizioni ma anche progresso e benessere”. Tracce di rilievo di questa storia emergono, per esempio, dalle opere di Burri e dagli ex seccatoi del tabacco sede della Fondazione Burri. Ma luoghi d’arte e di storia si ritrovano e sono segnalati in tutta l’area”. “Con questa brochure – ha commentato Alessiani – si contribuisce a difendere l’ambiente naturale dell’Umbria. Il tabacco è una parte molto importante della storia di questo Paese essendo l’Italia il secondo produttore europeo, dopo la Bulgaria, e impiegando a oggi 260mila persone”. In Umbria, nell’Alta Valle del Tevere, vengono prodotte annualmente 15mila tonnellate di varietà Virginia Bright su una superficie di circa 6mila ettari. Vi sono inoltre 60 ettari di terreno che producono 130 tonnellate di varietà Kentuchy. Impiegati nel settore sono oltre 3mila lavoratori nella fase agricola e altrettanti nell’indotto. “Dietro ogni ettaro di terreno coltivato a tabacco – ha ricordato Gioglio – ci sono 12mila euro di investimenti. Se venisse meno questa produzione sarebbe una catastrofe economica per quest’area. Stupisce perciò la mancanza di attenzione per quest’attività da parte dei sindaci interessati fatta eccezione per il sindaco di Citerna oggi presente. Contiamo di allargare il progetto delle ‘strade’ anche alla Toscana, terra storicamente legata alla manifattura del sigaro”. “Il tabacco – ha commentato Marini – non rappresenta solo una storia antica ma anche ricchezza economica per chi ci ha lavorato ed emancipazione per le donne che vi erano occupate. Ha inoltre significato sviluppo per le piccole e medie imprese legate alla meccanica. Vogliamo perciò continuare a garantire agli agricoltori, ai trasformatori e alla filiera del tabacco un futuro, anche se in un contesto europeo ultimamente profondamente mutato”. Essenziale, da questo punto di vista, è stato l’accordo biennale tra JTI e il consorzio Trasformatori tabacco italiano (Tti), siglato l’anno passato, per l’acquisto di oltre 20mila tonnellate di tabacco Virginia da diversi distretti italiani, a cominciare da quello umbro”.