(UNWEB) Foligno, – La conferenza "Etica ed economia" di Nemetria è tornata in presenza e, per i suoi 30 anni, ha radunato all'Auditorium San Domenico di Foligno esponenti di caratura mondiale per parlare di "Tutela del risparmio come difesa sociale".
Un grande ritorno, dunque, per una conferenza nella quale sono intervenuti, negli anni, 12 Premi Nobel per l'Economia e quattro presidenti della Repubblica. Gli ospiti sono stati la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e del sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini per i saluti istituzionali. Quindi gli interventi coordinati da Angelo Maria Petroni, vicepresidente di Nemetria e professore ordinario all'Università La Sapienza di Roma. Introduzione del professor Paolo Savona, Presidente Consob e presidente Comitato Scientifico di Nemetria, quindi Luca Antonini, Giudice della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana; Alberto Reda, Generale di Brigata e Comandante Regionale Umbria; Giovanni Farese, Professore Associato di Storia dell'Economia all'Università Europea di Roma; Giovanna Dossena, CEO AVM Gestioni e Docente Ordinario di Economia Aziendale Università di Bergamo e conclusioni del professor Giuseppe De Rita, presidente del Censis e di Nemetria.
"Serve un fondamento etico del risparmio – ha detto il professor Savona – e oggi non siamo più in grado di proteggere i cittadini e i risparmiatori, con un welfare in crisi". Il professor Antonini si è soffermato sull'articolo 47 della Costituzione, quello che si occupa di risparmio, una delle poche carte costituzionali a farlo. "È inserito perché il risparmio ha una funzione sociale – ha spiegato – e il costituente così la intendeva. Oggi lo è ancor di più perché il risparmio delle famiglie diventa ammortizzatore sociale, in una fase in cui il welfare state è in recessione". Di tutela del risparmio ha parlato il generale Arena, ricordando i numeri delle operazioni della Guardia di finanza dell'Umbria in questo senso nel 2021: 139 soggetti segnalati per aggiotaggio, 36 milioni di euro sequestrati, 397 denunciati per reati bancari.
Dal professor Giovanni Farese una panoramica di storia economica: "Il divario tra la ricchezza media e quella mediana si è ampliato rispetto al 2016. Una lunga tradizione di pensiero si individua nella diffusione della ricchezza del ceto medio il nerbo della democrazia. Il ceto medio sta venendo meno e di fronte ai rischi democratici, non può che cadere la tesi tradizionale secondo la quale una più iniqua distribuzione dei redditi è il prezzo per lo sviluppo economico". Dalla professoressa Giovanna Dossena il parallelismo tra finanza etica e finanza civile, per tutelare i risparmiatori".
Sempre apprezzate le conclusioni del presidente De Rita: "La politica – ha detto - deve prendersi la responsabilità di gestire il futuro del risparmio. Si tratta di 30mila miliardi in più ogni anno che non sappiamo dove vadano. In Italia la politica negli ultimi due anni si è disinteressata ai bisogni classici del welfare. Non c'è stato significativo intervento nella scuola, nella sanità e si è andata verso politica dissennata dei bonus. Continuiamo a parlare di povertà ma non sappiamo quali sono i bisogni reali. E chi lo sa quali sono i bisogni, solo le famiglie, a cui oggi vengono attribuiti i doveri di pensare all'anziano, di pensare ai nipotini che non vanno a scuola, a spendere per un ospedale o per un medico". Per il professor De Rita, dunque, la politica deve gestire il risparmio, per supportare le famiglie: "La speranza è che ci siano sempre di più banche locali che facciano restare i risparmi nella realtà locale per tutelare l'attività sociale".
Al presidente De Rita conferito anche il Giglio d'Oro della Pro Foligno "per l'impegno ultratrentennale che attraverso NEMETRIA ha dimostrato verso la città e verso il nostro territorio".