Foto gruppo firmatari(UNWEB) Sono stati sottoscritti stamani nella sede della Cassa edile di Terni i contratti territoriali locali, che integrano i contratti collettivi nazionali del settore dell'edilizia, e che coinvolgono circa 12 mila lavoratori umbri.

A firmare i contratti sono state le associazioni datoriali dell’industria, delle cooperative e dell’artigianato ANCE Perugia e ANCE Terni (le associazioni dei costruttori edili di Confindustria Umbria), , CNA Umbria e CONFARTIGIANATO Regionale Umbria unitamente alle organizzazioni sindacali dei lavoratori FILLEA-Cgil, FILCA-Cisl e FENEAL-Uil.

La sottoscrizione dei contratti è arrivata a conclusione di un percorso durato alcuni mesi, nel corso del quale le associazioni datoriali hanno perseguito l’obiettivo di rendere omogenee le previsioni contrattuali, con benefici sia per le imprese che per i lavoratori del territorio regionale.

Il rinnovo dei contratti integrativi arriva in un momento in cui il settore delle costruzioni è caratterizzato da una fase di crescita e si trova difronte delle opportunità ma anche notevoli incertezze derivanti principalmente dall’aumento del costo dell’energia e delle materie prime nonché dal blocco pressoché totale della cessione dei crediti fiscali nell’ambito del superbonus 110.

La contrattazione ha riguardato la disciplina di elementi retributivi, quali l’elemento variabile della retribuzione, la malattia, l’anzianità professionale edile, le indennità di mensa, trasferta, vestiario, reperibilità, lavori in galleria e in alta montagna, nonché la previsione di un contributo per il servizio dei Rappresentanti del Lavoratori Territoriali per la Sicurezza – RLST. È stata, inoltre, un’occasione per la condivisione delle problematiche del settore e per l’analisi dei possibili correttivi da proporre ai decisori pubblici, soprattutto regionali.

I contratti sottoscritti contengono, inoltre, importanti previsioni nel campo della sicurezza, della legalità e della regolarità del settore e della modernizzazione dello stesso.

Infine, i contratti contemplano la riaffermazione del ruolo insostituibile degli Enti Bilaterali del settore proprio nel campo della sicurezza, della regolarità, della formazione e delle prestazioni ai lavoratori ed alle imprese del settore, ovvero le Casse edili delle province di Perugia e Terni e gli Enti di formazione, Cesf Perugia e Tesef Terni.

Alla firma hanno partecipato per la parte datoriale: il Presidente di Ance Perugia Giacomo Calzoni, il Vice Presidente di Ance Terni Roberto Taddei, il Presidente Legacoop Produzione e Servizi Umbria Matteo Ragnacci, il Presidente di Cna Umbria, Michele Carloni, il Presidente di Confartigianato Imprese Umbria, Mauro Franceschini, il Presidente di Anaepa-Confartigianato Edilizia UmbriaPierangelo Lanini. In rappresentanza dei lavoratori erano presenti: il Segretario Regionale di Fillea-Cgil Elisabetta Masciarri, il Segretario Regionale di Filca-Cisl Giuliano Bicchieraro e il Segretario Regionale di Feneal Uil Stefano Paloni.

“Il risultato di oggi – ha sottolineato Giacomo Calzoni, Presidente di Ance Perugia - è frutto di una contrattazione che ci ha impegnato per molto tempo. L’esito ottenuto però ci soddisfa e rappresenta una sintesi che permette di contemperare le necessità delle imprese con quelle dei lavoratori in una fase di cambiamento del settore delle costruzioni. Siamo ottimisti, ma consapevoli che nei prossimi mesi ci attendono molte sfide e, pertanto, è indispensabile riuscire a superare le gravi problematiche, quali il caro materiali e il caro energia, che rischiano di ostacolare l’intera attività delle costruzioni”.

“Quella di oggi è la conclusione di un percorso molto importante – ha detto Matteo Ragnacci Presidente Legacoop Produzione e Servizi Umbria - che ci ha portato a collaborare con le altre associazioni e con le sigle sindacali. Abbiamo lavorato per integrare il contratto dei cooperatori e per fare in modo che le aziende che loro rappresentano, e che sono di loro proprietà, siano in grado di rimanere sul mercato, affrontare questo momento storico complesso e andare anche verso nuove sfide come quelle della ricostruzione e delle grandi opere”.

“Con questa firma – ha dichiarato Michele Carloni, presidente di CNA Umbria - raggiungiamo un risultato importante, che ci consente di tenere conto delle peculiarità delle imprese artigiane dell’edilizia. Non solo: finalmente si raggiunge una omogeneizzazione delle condizioni contrattuali territoriali. Il percorso è stato reso possibile grazie allo spirito costruttivo dimostrato dalle parti in causa, sindacati dei lavoratori e associazioni datoriali: una sinergia che auspichiamo possa ripetersi e rafforzarsi. Si apre, quindi, una nuova fase innovativa per la gestione degli enti bilaterali che potrebbe contribuire alla crescita del settore”.

“Un primo aspetto importante – ha spiegato Mauro Franceschini Presidente di Confartigianato Imprese Umbria – è dato dal fatto di avere raggiunto un integrativo unico per il settore dell’artigianato dell’edilizia su base regionale. Andare a un rinnovo di contratto in un momento per l’edilizia particolarmente delicato e difficile e trovare la condivisione delle associazioni datoriali e dei sindacati dei lavoratori rappresenta un buon traguardo di cui siamo soddisfatti”.

“Dal nostro punti di vista – ha detto Pierangelo Lanini, Presidente di Anaepa Confartigianato Edilizia Umbria - è stato un grande successo soprattutto perché siamo riusciti a siglare per la prima volta un unico contratto regionale dell’edilizia artigiana valido su tutto il territorio umbro”.

Negli ultimi tempi – evidenzia Roberto Taddei, Vice Presidente di Ance Terni – si è registrato un aumento della massa salari e dei lavoratori iscritti, indice di vivacità del settore delle costruzioni. È pertanto di grande importanza il contratto oggi sottoscritto che, in considerazione della omogeneità perseguita, soddisfa le esigenze di tutti gli attori del sistema.

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