(UNWEB) Nel corso dei prossimi tre anni le risorse già arrivate in Umbria grazie al PNRR, 2,6 miliardi, a cui nel 2023 se ne aggiungeranno delle altre, circa un miliardo, questa è la stima dell’Ufficio di coordinamento regionale del Piano di Ripresa e resilienza, si trasformeranno in appalti pubblici e le imprese di costruzioni avranno un ruolo determinante nella progettazione ed esecuzione dei lavori che andranno rendicontati entro il 2026.
Ai lavori derivanti dal PNRR se ne aggiungeranno nel breve periodo altri per un valore di oltre un miliardo legati alla ricostruzione pubblica nelle zone terremotate.
Questi sono i dati principali emersi al convegno di ieri sera organizzato da CNA Umbria in materia di rigenerazione Urbana, PNRR e ricostruzione post sisma dal titolo “Umbria 2026” a cui, tra gli altri, hanno partecipato l’assessore regionale Paola Agabiti, il responsabile regionale del PNRR Luca Federici ed il Commissario alla Ricostruzione post sisma Guido Castelli.
Le imprese edili ed impiantistiche, ha affermato Emanuele Bertini -presidente di CNA Costruzioni-, dopo avere svolto un ruolo da protagonista nella fase di rilancio dell’economia a seguito della pandemia, anche grazie ai bonus casa messi in campo dal governo nazionale insieme alla cessione dei crediti, sono chiamate a svolgere un ruolo di primo piano anche nel processo di crescita dell’economia dell’Umbria nel corso dei prossimi tre anni.
I 2,6 miliardi già assegnati alla regione dell’Umbria e agli enti locali, si tradurranno in oltre 2.400 cantieri, di cui circa 220 saranno di importi superiori al milione di euro, 600 avranno importi variabili compresi fra 150.000 e 600.000 euro mentre i restanti 1.600 cantieri saranno di importi inferiori ai 150.000 euro. Questi sono i dati riportati dal coordinatore regionale del PNRR Luca Federici, che tra le altre cose ha evidenziato i possibili pericoli che potrebbero allungare a dismisura i tempi di esecuzione delle opere pubbliche, tra cui la lungaggine dei tempi della pubblica amministrazione per arrivare all’adozione dei una progettazione esecutiva sulla base della quale affidare i lavori alle imprese tramite bandi di gara.
È proprio nella riduzione di tali tempistiche, ha aggiunto Federici, che potrebbero trovare un nuovo ruolo strategico le imprese umbre attraverso un sinergico partenariato tra pubblico e privato (PPP).
Soprattutto in riferimento ai 220 progetti di importi superiori al milione di euro, le imprese di costruzioni ha concluso – Luca Federici-, potranno svolgere un ruolo strategico già dalla fase della progettazione se saranno in grado di organizzarsi e mettersi in rete fra loro, ma anche con i progettisti per offrire nuovi e maggiori servizi alla pubblica amministrazione che partendo dalla progettazione potrebbero arrivare all’esecuzione dei lavori.
Gli appalti pubblici in Umbria sono già quadruplicati di valore nel corso del 2022 arrivando a superare la soglia del miliardo di euro, equiparando in tale modo i lavori eseguiti nella nostra regione nello stesso periodo sulle abitazioni private grazie al Superbonus, questo è uno dei principali messaggi lanciato durante il convegno da Lorenzo Bellicini -Direttore del centro ricerche CRESME-.
Gli appalti sono aumentati nel 2022 grazie alle risorse messe a disposizione dal governo nazionale già dal 2015 che ancora non erano state impegnate in toto a causa delle lungaggini burocratiche. Pertanto ha affermato Bellicini gli appalti pubblici in Umbria, nel corso dei prossimi tre anni, saranno sensibilmente superiori alle risorse che deriveranno dal PNRR che giocherà comunque un ruolo determinante. inoltre il Direttore del Cresme ha evidenziato anche il ruolo centrale delle costruzioni nel rilancio dell’occupazione a livello regionale nella fase post pandemica.
Il commissario straordinario, Guido Castelli, nel fare il punto in merito alla ricostruzione sia privata che pubblica, ha annunciato che a breve si sbloccheranno i meccanismi della cessione dei crediti legati al superbonus nelle aree terremotate, grazie ad accordi in via di definizione con almeno due primari istituti di credito nazionali.
Nelle sue conclusioni l’assessore Paola Agabiti ha ribadito che siamo davanti ad una occasione unica ed irripetibile per il rilancio del nostro territorio e per rafforzarne l’attrattività. Per sfruttarla appieno è necessaria una sinergica collaborazione degli enti pubblici ed è, per tale motivo, che è stata creata a livello regionale una cabina di regia per il PNRR della quale sono stati chiamati a farne parte, oltre agli uffici della regione anche l’Anci, in qualità di rappresentante dei comuni e l’UPI in rappresentanza delle provincie, a cui ora si deve aggiungere una forte sinergia con le imprese ed i tecnici privati.
Nelle sue conclusioni il presidente della CNA Costruzioni Emanuele Bertini ha ritenuto importante ribadire ancora una volta che la sfida del PNRR è una sfida per tutti e riguarda anche le imprese che devono organizzarsi per lavorare insieme, collaborando con i progettisti per fornire nuovi servizi alla pubblica amministrazione, assumendosi una parte delle responsabilità nel raggiungimento di un obiettivo comune che è quello di rendere l’Umbria più competitiva entro il 2026.