(ASI) Perugia “La Regione Umbria ha presentato richiesta al Ministero per beni culturali per l’istituzione dei Distretti turistici interregionali dell’Appennino Umbro Marchigiano e dell’Etruria Meridionale accogliendo l’istanza delle imprese del settore che operano nei territori interessati e prendendo atto del positivo esito delle Conferenze di servizi”: lo ha annunciato il vice presidente della Giunta regionale ed assessore al turismo, Fabio Paparelli.


“Il Distretto turistico dell’Appennino umbro marchigiano – ha spiegato l’assessore - interessa i territori dei comuni di Gubbio, Costacciaro e Nocera Umbra e, nel territorio marchigiano, quelli di Fabriano, Genga e Sassoferrato. Del Distretto turistico dell’Etruria Meridionale fanno invece parte i comuni umbri di Città della Pieve, Castel Viscardo, Fabro,Baschi, San Venanzo, Castelgiorgio, Attigliano, Porano, Giove, Guardea, Allerona, Ficulle, Montecchio, Lugnano in Teverina, Monteleone d’Orvieto, Alviano, Penna in Teverina, Montegabbione, Parrano ed Orvieto, il comune di Viterbo, nel Lazio, e di Chiusi, In Toscana. I Distretti turistici, previsti dal cosiddetto Decreto Sviluppo – ha aggiunto Paparelli – sono importanti strumenti di incentivazione del comparto turistico che costituisce uno degli assi portanti dello sviluppo economico e che la Regione Umbria lo ha già posto da tempo tra i suoi obiettivi strategici, attraverso una serie di misure per il suo potenziamento. I Distretti – ha proseguito l’assessore – sono infatti finalizzati a riqualificare e rilanciare l'offerta turistica a livello nazionale ed internazionale, ad accrescere lo sviluppo delle aree e dei settori presenti sul territorio, a migliorare l'efficienza nell'organizzazione e nella produzione dei servizi, ad assicurare garanzie e certezze giuridiche alle imprese che vi operano, con particolare riferimento alle opportunità di investimento, di accesso al credito, di semplificazione e di celerità nei rapporti con le pubbliche amministrazioni. In entrambi i casi – ha concluso Paparelli – le proposte coinvolgono territori che si snodano a cavallo tra più realtà regionali. Non ci è dunque soffermati sul mero dato geografico regionale, ma si è andato oltre, alla ricerca di una visione “superiore ed ultraregionale” dei rispettivi territori, al fine di crearne uno soltanto alla luce di comuni interessi economici e di sviluppo del comparto turistico.


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