SEED margaritelliL'Umbria al centro di un dibattito sul futuro si conferma terreno fertile per riflettere e sviluppare la cultura del progetto, per ridisegnare città e territori.

L'anteprima di venerdì 16 dicembre a Perugia ha ospitato il Nobel dell'architettura Thom Mayne: "La tendenza dell'architettura è quella di guardare alla 'natura costruita' e di pensare il mondo in maniera sempre più organica e sostenibile"

(UNWEB) PERUGIA – "Seed" come seme. Ponte tra passato e futuro. Come patrimonio genetico ma anche sguardo ad un futuro verso il quale tutti siamo responsabili. Questo il concetto con il quale venerdì 16 dicembre è stato annunciato "SEED 2023. Design Actions for the future"che si terrà tra Perugia e Assisidal 24 al 30 aprile 2023con un ricco parterre di ospiti di rilievo della scena culturale contemporanea nazionale e internazionale.

All'interno di una gremita Sala dei Notari a Perugia si è svolto quindi il primo di una serie di appuntamenti (il secondo si terrà ad Assisi il 27 gennaio alle 17 presso la Sala della Conciliazione) che anticipano "Seed 2023", uno dei 9 progetti vincitori dell'avviso pubblico Festival Architettura – II Edizione promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Curato dall' Istituto Nazionale di Architettura (IN/Arch) con Fondazione Umbra Architettura e organizzato da Fondazione Guglielmo Giordano, SEED nasce "per mettere in dialogo la cultura del progetto con quella umanistica e con altri campi del sapere per ragionare sui grandi temi, sfide e opportunità del futuro di città e territori" come ha spiegato Andrea Margaritelli, presidente IN/Arch.

Ad anticipare i vari interventi, come ospite d'onore, l'architetto statunitense Thom Mayne, fondatore dello studio Morphosis e vincitore del Pritzker Prize 2005, il premio mondiale più prestigioso per l'architettura. L'archistar, che per l'occasione è stato nominato membro onorario dell'Istituto Nazionale di Architettura, ha parlato di come sia cambiato il modo di operare e progettare "anche sulla base delle nuove istanze del presente che invitano a coniugare prestazioni e sostenibilità, ovvero a stabilire un rapporto organico con la natura".

Architettura e sostenibilità sono sempre sinonimi? Partendo da questo quesito Thom Mayne - intervistato da Stefano Casciani (direttore Disegno, la nuova cultura industriale) - ha presentato alcuni suoi lavori, per illustrare la centralità nella propria visione di concetti quali organizzazione, complessità, spazio pubblico, luce, superficie, che attraverso il progetto si trasformano in fatti culturali e sociali. "Il mio approccio nel lavoro parte sempre dal pensiero, con l'idea di sviluppare uno stile" ha affermato, per poi aggiungere: "Il metodo di lavoro digitale ha cambiato il modo di progettare degli architetti. Grazie alla rivoluzione digitale disponiamo oggi di un'enorme quantità di informazioni fin dall'inizio della fase progettuale. Questo amplifica le possibilità, cioè le vie di interpretazione della sostenibilità, e di certo ci porta ad avere un rapporto più integrato tra costruzione e ambiente. La tendenza dell'architettura è quella di pensare e organizzare il mondo in maniera sempre più organica. Natura ed edifici sono sempre più collegati e si parla allora di "natura costruita, liberata da vincoli", ciò che porta necessariamente a "considerare oggi la centralità dei microspazi sociali e delle forze multiple che producono la città".

Lungimiranza e generosità sono le due parole, ricordate poi da Margaritelli, "su cui si basa la cultura del progetto che Seed intende mettere in evidenza e aprire al dialogo pubblico". Un percorso, avviato con questa anteprima, definito come "un programma culturale collaborativo e permanente, una manifestazione aperta, diffusa nel tempo e nello spazio, capace di unire luoghi e persone attorno a un comune sentire".

E l'Umbria, sempre per Margaritelli, "è la regione ideale per condensare e far germogliare semi di pensiero raccolti nelle diverse parti del mondo, per ritrovarsi periodicamente e tradurre buone idee in azioni e soluzioni concrete". "Del resto, non può sfuggire il valore simbolico dell'Umbria, che non è solo emblema di armonia, spiritualità e rapporto equilibrato con la natura, ma ha sempre più chiaramente assunto un ruolo centrale nella cultura contemporanea, nei differenti campi dell'arte, del design, dell'architettura, della musica e della comunicazione. Un territorio che, nonostante la sua piccola dimensione, ha dimostrato con i fatti la propria centralità nelle grandi riflessioni sul tempo presente e futuro. In questa regione c'è tanta energia per la cultura del progetto".

Margaritelli ha poi ricordato come la Regione Umbria sia stata "ispiratrice iniziale del progetto Seed, come segno di un preciso posizionamento internazionale del nostro territorio sulle tematiche della sostenibilità e transizione ambientale". "E noi ben volentieri abbiamo raccolto questo invito rivolto dalla presidente Donatella Tesei" ha commentato, ringraziando tutti gli altri partner, pubblici e privati coinvolti nell'iniziativa, a partire dall'importante sostegno della Fondazione Perugia nonché degli enti territoriali Provincia di Perugia, Comune di Perugia e Comune di Assisi.

"Bisogna entrare sempre più dentro un meccanismo di consapevolezza e lavorare ad un percorso sostenibile di crescita" ha affermato la presidente Donatella Tesei, intervenuta anche lei e parlando di "Sostenibilità e sviluppo territoriale". L'Umbria, come ha ricordato parlando delle opportunità che arriveranno con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, "ha colto subito le opportunità che si potevano avere dal Pnrr guardando soprattutto alle infrastrutture perché la regione sconta ritardi importanti da questo punto di vista".

In rappresentanza del Comune di Perugia è intervenuto l'assessore alla cultura Leonardo Varasanoil qualeha ringraziato la Fondazione Guglielmo Giordano per aver proseguito il percorso con il "seme" lanciato lo scorso anno con l'evento organizzato all'Auditorium di San Francesco al Prato. Dopo aver dato il benvenuto in città all'architetto Thom Mayne, l'assessore ha sottolineato che da Perugia "si rinnova quindi il nostro impegno civile verso il presente e il futuro con l'architettura e la cultura del progetto che entrano nel vivo del nostro essere che guarda alla sostenibilità".

Nei vari momenti di dialogo sono intervenuti anche Bruno Mario Broccolo, Presidente Fondazione Umbra per l'Architettura, Francesco Tufarelli, direttore Generale Presidenza Consiglio dei Ministri, Massimo Mercati, amministratore delegato Aboca, Francesco Orofino, segretario generale dell'Istituto Nazionale di Architettura, Filippo Lodi, UNStudio - Amsterdam, Anna Laura Pisello, Università di Perugia e Annalisa Metta, Università Roma Tre.

SEED Design Actions for the Future 2023

SEED, termine che in inglese significa "seme" a richiamare la volontà di contribuire a far germogliare un pensiero collettivo orientato ad un'azione trasformativa,  è un programma multidisciplinare curato da Istituto Nazionale di Architettura, Fondazione Umbra Architettura insieme a numerosi partner pubblici e privati e organizzato da Fondazione Guglielmo Giordano, vincitore della II edizione del Festival dell'Architettura del Mic, che si svolgerà tra Perugia e Assisi dal 24 al 30 aprile del 2023. Duplice l'obiettivo dell'iniziativa: invitare cittadini, istituzioni, imprese, scuole ed esperti a riflettere su alcune delle principali tematiche che caratterizzano le traiettorie di sviluppo delle nostre città e territori e ridefinire il concetto di sostenibilità, rimettendo al centro l'umanità e la pace.

SEED in cifre

La community di SEED, in continua crescita, coinvolge ad oggi 34 partner, tra pubblici e privati, nazionali e internazionali che saranno resi pubblici la prossima primavera unitamente al programma, alla presenza di un rappresentante della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Oltre 70 iniziative animeranno le città di Perugia e Assisi nella primavera del 2023, tra incontri, mostre, installazioni, spettacoli rivolti ad un pubblico vasto ed eterogeneo, di architetti, urbanisti, designer, istituzioni pubbliche e private, imprenditori, cittadini ed esperti, scuole.

Oltre 100 gli ospiti. Tra le figure di rilievo nella scena culturale contemporanea si citano: Alfonso Femia, Alper Derinbogaz, Antonio Brunori, Benedetta Tagliabue, Donatella Caprioglio, Michele De Lucchi, Doriana Mandrelli, Franco Purini, Giovanni Bietti, Guendalina Salimei, Kjetil Trædal Thorsen (Snøhetta), Laura Ragazzola, Liu Xiaodiu, Marco Tortoioli Ricci, Mario Tozzi, Massimiliano Fuksas, Michele De Lucchi, Massimiliano Valdinoci, Novella B. Cappelletti, Paolo Portoghesi, Patricia Urquiola, Piergiorgio Oddifreddi, Telmo Pievani, Vito Mancuso.


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