(UNWEB) Perugia. Nella notte di San Lorenzo l’estate perugina si accende grazie alla musica. Due i concerti previsti il 10 agosto nel cuore del capoluogo umbro. Sono le due facce di un unico evento, “E poi scende la sera che accende mille fuochi”, che unisce repertori barocchi e musica d’autore per offrire uno dei momenti clou del programma estivo Serestate del Comune di Perugia.
All’omaggio a uno dei patroni cittadini, nel chiostro di San Lorenzo, si unirà infatti quello, davanti alla cattedrale a lui intitolata, a Paolo Benvegnù, artista molto legato all’Umbria e al territorio locale, prematuramente scomparso lo scorso 31 dicembre. Coinvolte due orchestre per un totale di quasi 70 elementi. Perugini e visitatori sono quindi invitati a riscoprire il 10 agosto anche come festa di piazza da vivere il più possibile insieme.
Sulle note di Händel - A dare avvio alla serata musicale sarà, alle 20 presso il chiostro di San Lorenzo, il concerto“San Lorenzo. L’acqua e il fuoco” a cura dell’Orchestra da Camera di Perugia, con Christian Schmitt direttore e all’oboe. L’iniziativa si colloca nell’ambito della rassegna “All the Saints”, ideata dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Orchestra da Camera di Perugia e il patrocinio della Fondazione Perugia Musica Classica, per celebrare i patroni cittadini.
Il concerto sarà interamente dedicato alle opere di Georg Friedrich Händel, uno dei più grandi compositori del Barocco. In apertura, il Concerto per oboe n. 3 in sol minore HWV 287, seguito da due delle sue composizioni più emblematiche: la Water Music (Suite n.1 in fa maggiore HWV 348) e la Music for the Royal Fireworks (in re maggiore HWV 351). L’appuntamento è a ingresso libero fino a esaurimento posti e sarà trasmesso in diretta streaming audio dal palco di piazza IV Novembre.
“La scelta del repertorio – spiega il sovrintendente dell’Orchestra da Camera di Perugia, Simone Frondini - è anzitutto strettamente legata alla rassegna All the Saints in cui si colloca il concerto”. “Per il giorno di San Lorenzo – aggiunge - abbiamo voluto puntare su un autore che eseguiamo spesso, ma concentrandoci su brani che rimandano, da un lato, alla notte delle stelle cadenti, e quindi dei fuochi, ma anche all’acqua, visto che ci esibiamo vicino alla Fontana Maggiore, uno dei principali simboli della città. I titoli in inglese si devono al fatto che questi brani sono stati eseguiti per la prima volta a Londra, città a cui Händel era legato”. “Christian Schmitt – sottolinea infine Frondini -, uno dei più grandi oboisti al mondo con cui abbiamo già fatto incisioni discografiche, sarà ospite d’eccezione presente in duplice veste: direttore e solista nel primo brano, che è uno dei capolavori dell’autore tedesco”. I circa 30 elementi dell’orchestra, dove sono presenti sia fiati sia archi, si preparano quindi a offrire uno spettacolo particolarmente ricco e di qualità alla città.
Tributo a Benvegnù - Alle 22 in piazza IV Novembre si terrà invece il concerto tributo a Paolo Benvegnù “Piccole fragilissime note”, a cura dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, diretta da Enrico Fink, e dei Benvegnù con Neri Marcorè. Un intreccio di voci, strumenti e memorie per celebrare un artista che ha segnato la musica d’autore di questi ultimi trent’anni. Un concerto speciale in cui il suo gruppo musicale, “I Benvegnù”, insieme all’Orchestra Multietnica di Arezzo e alla straordinaria partecipazione di Neri Marcorè, darà nuova vita alle canzoni più intense e significative del cantautore.
Come spiegato da Luca Baldini, bassista e portavoce della band che porta avanti l’eredità artistica di Benvegnù, saranno proposti brani che rappresentano la sintesi della sua carriera e altri che ha sempre amato suonare e cantare (come quelli dei Beatles, di De André, Paul Simon e altri). Tutto per tenere alta la memoria di “un uomo che è stato un amico, un artista e un poeta”. Baldini svela che il concerto inizierà nel modo più emozionante, cioè “proprio come se Paolo fosse insieme a noi”. “Mentre faremo il nostro ingresso – anticipa il bassista - sarà proposta una registrazione originale da lui fatta nel 2004, alle 4 del mattino, in una stanza a Bologna. Sentiremo solo la sua voce mentre canta un pezzo dei Beatles, ‘The Long and Winding Road’. La prima parte del concerto, prima dei bis, finirà invece con ‘My sweet lord’ di George Harrison, canzone cantata da Paolo nell’ultima esibizione in Rai da Stefano Bollani il 30 dicembre”.
“Esibirci per lui proprio a Perugia, dove Paolo viveva ed era molto attivo dal punto di vista sociale, sarà molto emozionante per tutti – prosegue Baldini -. Lo stesso gruppo dei Benvegnù è radicato in Umbria, un territorio di ispirazione e di crescita. E tornare qui, dopo la commemorazione al teatro Pavone, sarà un po’ chiudere un cerchio. Tra l’altro sarà un’occasione per unire per la prima volta su un palco Paolo e Marcorè. Infatti, se l’Orchestra Multietnica era la sua casa e i Benvegnù la sua vita, con Marcorè non si è mai visto direttamente. C’erano dei progetti di collaborazione, ma sarà il palco di piazza IV Novembre il luogo dove i due artisti idealmente si incontreranno attraverso la musica e la poesia”.