Da quindici anni l’archivio storico laboratorio di ricerca e conoscenza del territorio per gli studenti della scuola media
(ASI) MAGIONE – Il comune di Magione aderisce all’iniziativa “Ispirati dagli Archivi 2016” promossa dall'associazione nazionale archivisti italiani (ANAI): Una settimana di eventi che si svolgeranno in tutta Italia per non dimenticare la ricchezza del patrimonio archivistico del nostro Paese e sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza della sua tutela.
Due gli itinerari tematici proposti presso la sala conferenze della Biblioteca Comunale V. Aganoor Pompilj di Magione nell’ambito dell’evento “L’archivio storico: un laboratorio di studio, di ricerca e sperimentazione”: “A guardia di contratti e testamenti: la seconda vita di alcuni codici liturgici medievali”, in programma giovedì 17 marzo alle ore 17, e “Carta, penna e... spartito. Istruzione scolastica e musicale a Magione nell’Ottocento”, sabato 19 marzo, alle ore 10, entrambi a cura di Francesco Girolmoni e Giovanni Riganelli. Interverranno Silvia Lonzini e Giovanna Robustelli, rispettivamente presidente e vicepresidente ANAI Umbria.
«L’Amministrazione comunale di Magione – spiega Vanni Ruggeri, presidente del consiglio comunale con delega alla cultura - ha risposto con entusiasmo all’iniziativa, forte anche del peso che da tempo gli scaffali dell’archivio storico rivestono nella vita culturale della comunità, con mostre documentarie e incontri tematici, ma soprattutto animando una ricerca storica (accademica e non) sempre vivace e partecipe. L’evento in programma si propone di valorizzare e “mettere in vetrina” una delle attività che più proficuamente, da oltre quindici anni a questa parte, ha portato le antiche carte a tornare a vivere e a “parlare” anche attraverso i più giovani: la didattica d’archivio. Questo percorso coinvolge ogni anno alcune classi della scuola media inferiore in incontri di divulgazione e sensibilizzazione all’attività di ricerca storica e documentaria, e al valore dei documenti, come memoria palpabile del nostro passato. Con il progetto “Dall’Archivio alla città” siamo stati lungimiranti precursori di pratiche virtuose di sperimentazione e avvicinamento ad una istituzione spesso misconosciuta e percepita come inaccessibilmente lontana, ma di innegabile valore civile oltre che di inesauribile fascino».