(ASI) Lettere in redazione. "Se il consiglio regionale non modificherà la proposta di legge elettorale regionale licenziata dalla Commissione, l'Umbria rischia un arretramento democratico". E' il commento del deputato 5stelle Filippo Gallinella in vista della discussione e votazione sul progetto di legge di modifica elettorale all'ordine del giorno della prossima seduta d'aula, in calendario il 16 e 17 febbraio.
"La proposta di legge elettorale regionale – dichiara il deputato Gallinella - così come licenziata dalla Commissione si iscrive in una logica autoritaria. Il premio di maggioranza previsto comporta anche a livello locale il passaggio dal premio di coalizione a quello di lista. Si prevede, infatti, che al partito che ottiene il risultato più alto della coalizione vincente siano assegnati, in base al risultato raggiunto, fino a un massimo di 10 seggi; i 2 aggiuntivi, cioè le 'briciole', sono messi a disposizione delle altre liste della coalizione a condizione che conseguano un risultato elettorale che superi la soglia minima fissata al 2,5 per cento sul totale dei voti validi espressi". No dal parlamentare penta stellato anche al collegio unico perché "lede la rappresentanza politica territoriale".
"La proposta di legge elettorale regionale – aggiunge Gallinella - fa il paio con l'Italicum, una legge che fa schifo, che spinge avere un sistema bipartitico che uccide le piccole formazioni. Noi avremmo voluto un sistema proporzionale che invece rappresenta in maniera corretta i cittadini. Il Pd, a livello nazionale, prova ne è la riforma del Senato attualmente in discussione a Montecitorio che trasforma palazzo Madama in un dopo lavoro per i consiglieri regionali, e a livello locale sta minando le basi della democrazia".