min 2(UMWEB) – Spoleto, – “Ci ha fatto molto piacere la sua scelta di inserire tra i primi impegni da Ministro questa visita di oggi, tra i luoghi della Valnerina, feriti dal sisma, con lo sguardo soprattutto a questo straordinario patrimonio artistico, architettonico e culturale.

Così ha potuto rendersi personalmente conto dell’immenso lavoro che è stato fatto, e che si sta facendo, per la messa in sicurezza prima ed ora per il restauro di questo nostro patrimonio. Un lavoro che abbiamo fatto in parallelo, gestendo insieme l’emergenza per l’assistenza alle persone e quella per la tutela delle opere d’arte che rappresentano la storia e l’identità di queste terre”. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha accompagnato il neo Ministro per i beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, nella visita che ha interessato la Chiesa di San Salvatore a Campi di Norcia, poi il centro storico della città, ed infine il deposito della Regione Umbria, a Santo Chiodo di Spoleto, dove sono custodite oltre 6 mila 300 opere d’arte danneggiate dal sisma.
“Ciò che ha visto oggi – ha proseguito la presidente – dalla visita a Campi, ai cantieri di Norcia, ed ora in questo deposito, rappresenta la prova concreta di quanto è stato fatto per le opere d’arte danneggiate. Una scelta che si è rivelata di enorme utilità, che ora rappresenta un vero e proprio modello. Questa struttura, unica in Italia, è anch’essa il frutto di una precedente ed altrettanto drammatica esperienza, quella del sisma del ’97. Allora fu deciso di progettare e realizzare un luogo come questo per assicurare, in caso di calamità naturali, un sicuro ricovero proprio per i beni culturali mobili, dalle campane delle chiese, ai dipinti, alle statue, agli arredi. Ed il nostro obiettivo, la nostra sfida ora è quella di poter ricostruire gli edifici pubblici, le chiese, i musei che sono stati danneggiati, e poter allo stesso tempo ricollocare tutti i beni mobili nei luoghi di origine”.
Riguardo alla fase attuale, quella ormai della ricostruzione, la presidente Marini ha auspicato che “prosegua il lavoro di squadra istituzionale e la collaborazione tra Regione, Governo e Commissario per la ricostruzione”.
“In occasione di ogni difficile circostanza legata ad un terremoto – ha affermato Marini – noi abbiamo sempre cercato di far tesoro dalla precedente esperienza per elevare le competenze e la cultura della prevenzione e quella del governo di impegnativi compiti amministrativi per la gestione delle relative ricostruzioni”.

“Ed anche in questa circostanza, ed è per questo che mi rivolgo al Governo – ha detto la presidente Marini -, vorremo poter continuare crescere, a fare un ulteriore ‘salto di scala’, sia in prevenzione sia nella vera e propria ricostruzione, soprattutto del patrimonio artistico ed architettonico che ho sempre definito ‘il grande ferito’ di questo terremoto. Anche perché questa volta, più delle altre, dovremo misurarci con la ricostruzione di antichi borghi come di interi centri storici collocati all’interno di un Parco, che richiedono una particolare cura ed attenzione, proprio perché si tratta, nel suo insieme, di uno straordinario patrimonio culturale, artistico ed architettonico. E per poter svolgere al meglio questa opera – ha concluso la presidente - la collaborazione e la cooperazione istituzionale è e sarà fondamentale”.


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