(UMWEB) Perugia. "La Marcia della Pace Perugia-Assisi in programma domenica 7 ottobre non si trasformi in un endorsement in favore del sindaco di Riace, Domenico Lucano, finito agli arresti domiciliari con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e affidamento fraudolento del servizio di raccolta rifiuti". Così, in una nota, il consigliere regionale Marco Squarta (FdI- portavoce del centro destra).
"Sono garantista e contrario ai processi sommari poiché secondo la legge un cittadino è colpevole soltanto all'esito del giudizio definitivo della Corte di Cassazione - spiega il capogruppo di Fratelli d'Italia -. Per questo motivo non entro nel merito dell'inchiesta, ma, secondo le indagini, forzature, ancora tutte da dimostrare, sembrerebbero aver accompagnato le regole dell'accoglienza. Un tenero garantismo – aggiunge Squarta - caratterizza la vicenda giudiziaria del primo cittadino di Riace. Nei suoi confronti si registra un atteggiamento molto più indulgente rispetto a quello riservato ad altri avversari politici lontani dall'ideologia rossa finiti al centro di inchieste risultate, peraltro, totalmente infondate in alcuni casi. In più le farneticanti ipotesi di complottismo, tecniche e politiche, fanno semplicemente sorridere se si pensa a quando è stata avviata questa inchiesta. La Marcia della pace da Perugia ad Assisi – conclude - non diventi l'occasione pubblica per una dichiarazione di sostegno o di approvazione a Lucano".