(UMWEB) – Perugia - “Bisogna continuare a tenere insieme sviluppo economico e solidarietà nel solco della tradizione che ha caratterizzato sempre la nostra Regione e che ci consente di guardare al futuro con speranze di crescita”. La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha concluso con questo auspicio il suo intervento di saluto al XIII congresso regionale della CGIL Umbria che si è aperto questa mattina, martedì 13 novembre, nella Sala dei Notari a Perugia.
“Viviamo un tempo – ha affermato la presidente Marini - nel quale è messo in discussione il concetto stesso di democrazia, così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi, in termini di libertà e di solidarietà. Ed allora c’è bisogno del massimo impegno di tutti non solo in difesa dell’esistente ma anche di stimolo e di iniziative per costruire una nuova società. E’ molto importante, ad esempio, - ha proseguito la presidente – che oltre 33 mila iscritti alla Cgil, nelle 929 assemblee svolte in Umbria, abbiano partecipato alla discussione ed all’elaborazione dei temi che sono al centro di questo congresso. In questi anni – ha ricordato la presidente – abbiamo fatto pezzi importanti di strada insieme. A volte faticosamente, ma sempre con lo spirito di costruire qualcosa di migliore per la nostra società regionale. Dalle riforme regionali alla stabilizzazione dei precari; dalla gestione delle crisi aziendali, anche importanti, alle leggi regionali per la ricostruzione delle zone terremotate, o nelle problematiche relative al diritto allo studio ed all’alta formazione che hanno permesso di limitare l’abbandono scolastico. Così come nel welfare, nel sociale, nella sanità e nelle sfide sul trasporto pubblico locale che hanno dato una prospettiva nuova ai servizi. Ora la sfida è sul futuro per favorire la produttività del lavoro non solo alle poche aziende d’eccellenza ma di tutte le aziende umbre. Non ci può essere una politica attiva del lavoro senza una vera politica delle imprese, una politica industriale e dello sviluppo e per questo dobbiamo dedicarci alle possibilità di crescita e di espansione delle piccole e medie imprese che costituiscono la spina dorsale della nostra economia. Nei prossimi mesi avremo l’onere ed il diritto di impostare il programma del prossimo settennato delle risorse e dei piani che l’Europa ci mette a disposizione. In questo lavoro – ha concluso la presidente Marini – ci aiuta senza dubbio la solidità del bilancio regionale che, senza scaricare costi ed aumenti sui cittadini, ha potuto mantenere un alta qualità dei servizi, in particolare nel settore della sanità, che fanno dell’Umbria un modello a livello nazionale”.