firma protocollo tribunali(UMWEB)  Perugia, - Realizzare forme di collaborazione interistituzionale che permettano di individuare e perseguire gli interventi più appropriati nell’ambito della materia delle famiglie e della tutela dei minori: è con questa finalità che, oggi a Palazzo Donini, è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra Uffici Giudiziari dell’Umbria, Regione Umbria, Anci Umbria, Ordine degli Avvocati di Perugia, scaturito dal lavoro del Tavolo integrato di confronto permanente su famiglia e minori, attivato dalla Corte d’Appello di Perugia nel settembre 2016 con l’obiettivo di superare, in forma condivisa, le criticità e le difficoltà di coordinamento che possono sorgere tra gli Uffici Giudiziari, i Servizi Sociali e i Servizi Specialistici, in particolare nelle materie che coinvolgono la crisi familiare e la tutela dei minori, e al quale hanno aderito fin dalla costituzione la Regione Umbria e l’Ordine degli Avvocati di Perugia.

A sottoscrivere il protocollo, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, insieme al Presidente della Corte d’Appello Mario Vincenzo D’Aprile, al Procuratore Generale presso la Procura Generale della Repubblica Fausto Cardella, il Presidente del Tribunale per i minorenni di Perugia Sergio Cutrona, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Perugia Giovanni Rossi, il Presidente del Tribunale di Perugia Mariella Roberti, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Perugia Luigi De Ficchy, il Presidente del Tribunale di Terni Rosanna Ianniello, il Presidente del Tribunale di Spoleto Silvio Magrini Alunno, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto Alessandro Cannevale, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Perugia Stefano Tentori Montalto, la coordinatrice della Consulta Welfare Edi Cicchi, per Anci (Associazione Comuni) Umbria, e una delegata per il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Terni.

“Una collaborazione importante, nell’interesse reciproco, per un’azione più efficace dei diversi sistemi che si occupano di famiglie e minori” ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ringraziando “per il notevole impegno e l’ampio accordo. Avere a disposizione una ‘Carta dei Servizi del Minore’, con linee guida condivise nei percorsi di tutela dei minori che riguardano la dimensione sociale e a volte anche sanitaria, consentirà interventi più appropriati, pure sul fronte della prevenzione e aiuto per quanto riguarda disagi e devianze adolescenziali e giovanili. Avremo una cabina di regia stabile, per risolvere le problematiche più importanti ed urgenti e ragionare in modo ancor più efficace e condiviso di modelli organizzativi, utilizzo delle risorse e formazione”.

“La Regione Umbria, attraverso il Tavolo – ha detto - ha avviato una serie di azioni di sostegno, promozione e formazione nell’ambito della materia delle famiglie e della tutela dei minori. Un lavoro comune che prosegue – ha aggiunto – e che sarà utile anche per riadeguare l’organizzazione dei servizi affinché sia assicurato un livello omogeneo di intervento su tutto il territorio regionale”.

Dal Presidente della Corte d’Appello di Perugia, Mario Vincenzo D’Aprile, nel rimarcare l’importanza del protocollo d’intesa e del Tavolo di confronto su famiglie e minori, ha ringraziato “la Regione per il contributo decisivo al progetto” e “tutti i partecipanti per l’impegno”. Ai ringraziamenti si è associato il Procuratore Generale Fausto Cardella che ha rilevato come, con il protocollo d’intesa, si suggelli la comune “buona intenzione di risolvere problemi che si presentano nella società attuale”.

Genesi e finalità del protocollo d’intesa sono stati illustrati dal magistrato Claudia Matteini, coordinatrice del Tavolo integrato di confronto permanente su famiglia e minori. “Nell’ambito del Tavolo – ha detto – sono stati costituiti presso i Servizi specialistici due gruppi multidisciplinari e sono stati attivati due percorsi formativi promossi dalla Regione Umbria per favorire il dialogo tra il sistema sociale, sanitario, sociosanitario e quello della giustizia, chiamati ad intervenire sui minori, con la finalità di costruire linee guida e prassi condivise per superare le criticità incontrate e ridurre i tempi di risposta, cercando e trovando dialogo e collaborazione. Un rapporto che viene consolidato con il protocollo d’intesa”.

Le parti condividono di: “definire soluzioni e procedure condivise volte a superare le criticità e le difficoltà di coordinamento che possono sorgere tra gli Uffici Giudiziari, l’Avvocatura, i Servizi Sociali dei Comuni e i Servizi Specialistici, in particolare nelle materie che coinvolgono la crisi familiare e la tutela dei minori; attuare la collaborazione interistituzionale e la partecipazione di ulteriori soggetti istituzionali e non, a vario titolo coinvolti a secondo del tema trattato e delle rispettive competenze professionali, attraverso una integrazione operativa e professionale”.

E ancora: “garantire un supporto tecnico – scientifico e formativo per rendere più efficienti ed efficaci gli interventi riconducibili alla tutela della famiglia e dei minori; realizzare forme di collaborazione che permettano di individuare gli interventi più appropriati al fine di realizzare il principio dell’Interesse Superiore del Minore; attivare un circuito informativo che consenta lo scambio delle comunicazioni e la circolarità dei dati e delle conoscenze”.

I firmatari del protocollo si impegnano “ad attivare, attraverso la costituzione di un Tavolo di Governance, composto da un rappresentante degli Uffici Giudiziari dell’Umbria, un rappresentante della Regione Umbria, un rappresentante dell’Anci Umbria e un rappresentante dell’Ordine degli Avvocati di Perugia, modalità di confronto costanti e strutturate, necessarie al perseguimento delle finalità del protocollo; a creare un linguaggio condiviso e a individuare buone prassi comuni tra i vari Soggetti coinvolti nei percorsi di tutela; a fissare i contenuti in un documento, contenente Linee Guida, intitolato “Carta dei Servizi del Minore”.

Con il protocollo, inoltre, ci si impegna “ad attivare percorsi formativi inclusivi rivolti a tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nelle tematiche oggetto del Protocollo” e “a condividere ed attuare, anche attraverso l’azione del Tavolo Integrato di Confronto permanente su Famiglia e Minori, l’obiettivo del miglioramento dei percorsi territoriali e specialistici nell’ambito della materia delle famiglie e della tutela dei minori”.


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