FORA(UNWEB) Perugia. Domani pomeriggio alle ore 17.30, presso la sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni, il gruppo consiliare regionale ‘Patto Civico per l’Umbria’, in collaborazione con il movimento di Demos, presenta il libro di Mario Marazziti ‘Porte Aperte - viaggio nell’Italia che non ha paura’.

“Con questa iniziativa - dichiara il capogruppo Andrea Fora - abbiamo inteso inaugurare una serie di incontri che possano portare elementi di riflessione e di dibattito utili per meglio comprendere fenomeni contemporanei e complessi inquadrandoli da un punto di vista diverso rispetto a quello dominante. C’è un’Italia che non si arrende alla paura, ma opera per far vincere la speranza. Dobbiamo dargli voce perché può aiutare anche noi legislatori regionali ad attuare nuove azioni normative e proporre modelli più efficaci rispetto al passato”.

Andrea Fora discuterà del libro insieme all’autore, Valerio De Cesaris (professore di Storia contemporanea-Università per stranieri di Perugia) e a Colomba Damiani (project manager di Tamat). Il libro – si spiega in una nota - “racconta dell’esperienza dei Corridoi Umanitari, promossi dalla Comunità di Sant'Egidio unitamente alla Tavola Valdese e alle Chiese Evangeliche italiane. Un modello di integrazione che dà nuova vita ai migranti e alle nostre comunità. Porte aperte: della comunità, della propria casa, della mente. Le storie raccolte in questo libro iniziano così, da persone che, vincendo la diffidenza, hanno accolto in vario modo persone in fuga dalla guerra, dalle persecuzioni, dalla morte”.

“Mario Marazziti (esperto e protagonista di politiche sociali innovative, già presidente della Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati nella scorsa legislatura) – commenta Fora - ha attraversato l'intero Paese, da Treviso a Palermo, passando anche per Gubbio e Perugia, visitando città e piccoli centri, per raccogliere esperienze di un tipo di accoglienza diffusa che funziona e non richiede finanziamenti pubblici e che, mentre offre una nuova vita ai profughi, fa rinascere anche le comunità locali intorno a un progetto comune. Nel suo viaggio – continua Fora - dà voce all'Italia che non cede alla paura, non distoglie lo sguardo dalle sofferenze degli altri; a cittadini che a partire dalle ragioni della solidarietà e di un umanesimo profondo, hanno dato l'avvio a una significativa trasformazione sociale. E nella conclusione offre proposte operative per le politiche italiane ed europee”.


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