FioroniPaolaIl consigliere regionale della Lega Paola Fioroni (Vicepresidente Assemblea legislativa) chiede di “garantire il diritto allo studio delle persone con disabilità anche nell’emergenza Coronavirus”. Per Fioroni è necessario adottare “con urgenza un sistema di assistenza domiciliare sostitutivo che consenta agli studenti con disabilità in Umbria una continuità di sostegno per non perdere l’opportunità formativa e la capacità di apprendimento garantita dalla frequenza scolastica”.

 

(UNWEB) Perugia,  – “Occorre garantire il diritto allo studio delle persone con disabilità anche nell’emergenza Coronavirus”. È quanto dichiara il consigliere regionale Paola Fioroni (Lega – Vicepresidente Assemblea legislativa).

“Sono numerose -prosegue Fioroni - le associazioni e le famiglie che in Umbria hanno chiesto di vedere garantito il diritto allo studio delle persone con disabilità anche nell’emergenza Coronavirus, organizzando un sistema di assistenza domiciliare sostitutivo a quello assicurato nelle scuole di ogni ordine e grado dal personale addetto all’autonomia, sempre nel rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie contenute nel Dpcm del 4 marzo 2020. Nelle more che il Governo, con il suo consueto ritardo, adotti misure anche in merito ad una fattispecie di estrema rilevanza come questa, ho chiesto all’assessore Luca Coletto che nell’ambito delle competenze regionali adotti con urgenza un sistema di assistenza domiciliare sostitutivo che consenta agli studenti con disabilità in Umbria una continuità di sostegno per non perdere l’opportunità formativa e la capacità di apprendimento garantita dalla frequenza scolastica“.

“La previsione di invio - spiega Fioroni - di materiale didattico personalizzato ai ragazzi con disabilità senza il necessario supporto, ad esempio, sarebbe inutilizzabile e dunque di poca utilità. Nelle grandi emergenze, come ho imparato nella mia precedente esperienza di una delle organizzazioni umanitarie più grandi del mondo, è necessario riprogrammare i servizi per rispondere tempestivamente alle crescenti necessità che si manifestano in uno scenario in continua evoluzione. In questi giorni - conclude - ho potuto anche chiedere una maggiore attenzione e previsioni più puntuali per le persone con disabilità nei Piani di protezione civile nel solco della volontà di creare comunità realmente sicure, inclusive e resilienti, prevedendo e mettendo in campo non solo azioni o misure che integrino le esigenze dei diversamente abili e delle loro famiglie, ma che li rendano protagonisti in ogni fase, dalla prevenzione fino al post emergenza”.


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