Il capogruppo regionale del Partito democratico, Tommaso Bori, annuncia la presentazione di una mozione sulla cyber security. Per Bori siano in un “momento critico” e occorre “accelerare la costituzione e il funzionamento del Centro di eccellenza regionale sulla cyber knowledge, previsto dal protocollo tra Regione, Umbria Digitale e Università, per dare supporto ad aziende e Pa”.
(UNWEB) Perugia – “Le aziende umbre e le pubbliche amministrazioni sono esposte, in questo periodo di smart working e forte scambio di dati per via telematica, ad elevati rischi sul fronte della cyber security. Per questo occorre accelerare nella costituzione e nel funzionamento del Centro di eccellenza regionale sulla cyber knowledge, previsto dal protocollo tra Regione, Umbria Digitale e Università, attivando così anche tutte le azioni relative alla formazione e alla prevenzione”. Così il capogruppo del PD, Tommaso Bori, che annuncia la presentazione di una mozione sul tema.
“L’emergenza sanitaria del covid19 – spiega Bori – ha cambiato drasticamente le abitudini delle persone. Il clima è caratterizzato da preoccupazioni, insicurezze e instabilità ed è proprio in situazioni come quella attuale che, tra l’altro, i crimini informatici massimizzano i proventi. In periodo di lockdown e di smart working inoltre la rete è diventata strategica e i server delle aziende e i relativi archivi online sono online. Sempre maggiori sono in questo periodo le segnalazioni di truffe online e malware che hanno come tema il Covid19. L’esempio è quello dei due malware diffusi via mail attraverso campagne massive di spam, che colpiscono privati ma anche aziende e pubbliche amministrazioni”.
“Un quadro – prosegue Bori - che evidenzia come la principale criticità di tutte le aziende sia la scarsa igiene cibernetica. Attacchi come questi sono in grado infatti di creare numerose problematiche alle aziende, la cui produttività e sopravvivenza è già stata messa in crisi dalla congestione economica causata dall’emergenza. Poche, purtroppo, le organizzazioni concretamente preparate ad affrontare il cambiamento radicale del perimetro di difesa. Ecco dunque che si fa urgente la verifica del protocollo d’intesa tra Regione, Umbria Digitale e Università degli Studi di Perugia”.
“Il protocollo – conclude Bori – prevedeva l’istituzione del Centro di eccellenza regionale per la cyber knowledge per le pmi e la pubblica amministrazione, il consolidamento dei processi di digitalizzazione e una maggiore introduzione trasversale di cyber security nella gestione e acquisizione dei dati, mettendo anche a disposizione di imprese e pubbliche amministrazioni il sistema delle competenze e delle infrastrutture di ricerca. Ecco quindi che non è più possibile aspettare. Anzi, serve una accelerazione per evitare che oltre al danno della crisi sanitaria ed economica, le nostre aziende debbano far fronte alla beffa delle truffe online e del furto di dati”.