(UNWEB) “Le reazioni scomposte del consigliere regionale della Lega, Daniele Carissimi dimostrano che le nostre dichiarazioni hanno colpito un nervo scoperto, anche se non è chiaro se interviene a titolo personale, in qualità di avvocato, oppure di rappresentante delle istituzioni. Parole che confermano esplicitamente a nome della Lega la volontà di bruciare rifiuti o Css che sia nei cementifici umbri e indirettamente non fanno che confermare le direttrici di marcia intraprese dalla Regione in tema di termovalorizzazione, così come abbiamo denunciato pubblicamente”: lo affermano i consiglieri regionali Fabio Paparelli (PD) e Thomas De Luca (M5S) in risposta alla nota del consigliere della Lega Daniele Carissimi (vedi https://tinyurl.com/yxjkmycq (link is external) ).
“Ciò trova conferma – sostengono Paparelli e De Luca - non solo nel linguaggio scomposto utilizzato nei nostri confronti, che peraltro, rimandiamo al mittente, ma anche dal fatto che, sull’argomento intervenga il consigliere Carissimi e non l’Assessore regionale competente. La volontà di produrre e bruciare Css, da un lato, e di fare a Terni il centro umbro di raccolta dei reflui urbani da cui trarre valorizzazione energetica, dall’altro, non sono fatti opinabili, dato che è stato lo stesso assessore regionale all'ambiente Morroni a renderli pubblici. Scelte politiche sbagliate, ma legittime, così come riteniamo essere le nostre dichiarazioni di dissenso rese sulla base delle prerogative che lo Statuto e la democrazia ci riconoscono”.
“Del resto, le audizioni a cui Carissimi ha assistito ieri – proseguono i due consiglieri di minoranza - hanno di fatto confermato questo disegno, così come abbiamo fedelmente riportato, e sul quale ci aspettiamo, eventualmente, delle dichiarazioni di smentita da parte della Giunta, circa le affermazioni dello stesso Carissimi che non sappiamo a quale titolo parli, se personale o a nome del Governo regionale. Certamente- concludono -, parlando a nome della Lega, sulla città di Terni si esplicita un disegno di declino e regresso, che passa dalla Manchester italiana a capoluogo regionale dei fanghi di fogna da avviare a ‘valorizzazione termica’, così come scritto nelle schede del Recovery Plan”.