(UNWEB) Perugia. “Durante la seduta dell’Assemblea legislativa del 10 novembre scorso e nelle comunicazioni social del giorno stesso, per primo ho avanzato l’idea dell’istituzione di una Commissione d’inchiesta e di indagine che individui responsabilità, errori, e modelli alternativi di gestione che potranno essere utili per la gestione di future emergenze sanitarie”. Lo ricorda il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) spiegando che “oggi come allora sostengo però la tesi che quando si è in piena tempesta, con il mare mosso si rema tutti nella stessa direzione. Ci possono essere membri dell’equipaggio più o meno adeguati, ma le verifiche si faranno solo quando le acque si sono calmate”.
“Per questo motivo - aggiunge Fora - condivido nel merito la proposta dei colleghi di minoranza ma subordinandola al fatto che venga disposto l’inizio della sua attività solo dopo il superamento di questa emergenza così drammatica che ancora stiamo vivendo. Lo dobbiamo a tutti gli operatori sanitari, dirigenti, medici, infermieri chiamati a fronteggiare questa emergenza, anche con sforzi personali e professionali disumani. Credo che la Commissione d’inchiesta e di approfondimento debba svolgere un lavoro serio ed ambizioso e non essere utilizzata solo come strumento in mano a maggioranza ed opposizione per contrapporsi con accuse e difese, ma come un luogo di lavoro attraverso il quale approfondire ciò che si poteva fare meglio, come lo si poteva fare, quali cornici normative di riferimento e cosa potrebbe essere utile cambiare. La Commissione potrà essere utile per avanzare anche ipotesi di riforma in materia e quindi è del tutto evidente che per operare compiutamente e con efficacia deve mettere in campo un percorso di studio, approfondimento che veda la partecipazione di moltissimi soggetti, con audizioni specifiche, programmate e ripetute nel tempo”.
“I membri della commissione - continua il consigliere di opposizione - dovranno essere messi in grado di svolgere al meglio il confronto e lo studio dei dati e della documentazione che verrà fornita dagli auditi e al tempo stesso avanzare nuove domande e richieste di approfondimento ulteriori in base all’attività di analisi e studio. Si tratta perciò di una attività impegnativa, seria, utile per elaborazione di modelli futuri ma che non può essere fatta in questo periodo. Ora è bene che tutti i soggetti che a vario titolo hanno avuto ed hanno responsabilità decisionali ed operative strategiche regionali o locali non siano distratti dalla loro missione principale, salvare più vite umane possibili, evitare il diffondersi dei contagi e vaccinare più velocemente possibile il maggior numero di cittadini per raggiungere l’immunità di gregge quanto prima. Per la commissione dunque -conclude - non un rinvio sine die, ma quando nei prossimi mesi saremo riusciti se non a risolvere, almeno a contenere la fase più emergenziale della pandemia. Ora è il tempo dell’unità e della responsabilità”.