(UNWEB) “Cosa vuole nascondere l'assessore Coletto? Quattro giorni sono passati dal grave atto di censura imposto dalla Giunta regionale all'interrogazione del M5S per sapere il numero delle persone in lista d'attesa negli ospedali di Perugia e di Terni. Dopo aver visionato la nota preparata dagli uffici, infatti, la Giunta si è rifiutata di rispondere alla nostra interrogazione per non meglio precisati motivi relativi a supposte incongruenze negli elaborati preparati dalle direzioni”: lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Thomas De Luca.
“Dopo questo increscioso fatto – prosegue - abbiamo subito fatto formale richiesta per avere quella nota. L'assessore Coletto, impegnato a smentire interviste da lui stesso rilasciate in forma scritta sul futuro dell'azienda ospedaliera unica, ignora ancora oggi la nostra interrogazione. Già non si era presentato per impegni personali in Assemblea legislativa, luogo deputato per rispondere alla nostra richiesta di chiarimenti, ancor più grave che dopo quattro giorni, l'assessore ancora non si sia degnato di dare una risposta. Visto che per lui non sono importanti nè le persone in lista d'attesa nè i diritti democratici delle opposizioni, saremo costretti ancora una volta a rivolgerci agli organi preposti, presentando relativo esposto in cui segnaliamo questo grave atto di censura a danno non del sottoscritto, ma dei cittadini umbri e del loro diritto di accesso alla salute”.
“Dall'inizio della seconda ondata nell'ottobre scorso – continua De Luca - la nostra regione, è stata costantemente oltre la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva che, in base al decreto del ministro della Salute del 30 aprile 2020, è stabilita nel 30 per cento. Siamo la regione che più di tutte ha pagato in termini sanitari, economici e sociali. Questo ha portato in varie fasi a sospendere le attività chirurgiche con necessità di ricovero, soprattutto nell'ospedale di Terni. Se è vero che con i vaccini stiamo vedendo la luce, una volta arrivati in fondo al tunnel ci attende un'altra sfida: curare chi in questo periodo è stato inevitabilmente lasciato indietro. E bisogna prepararsi da subito”.