(UNWEB) L’Aula di Palazzo Cesaroni ha discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata sul “Trasporto disabili fisici e psicofisici verso i centri diurni”, presentata dal consigliere Francesca Peppucci (Lega).
Illustrando l’atto ispettivo, Peppucci ha chiesto di conoscere “lo stato ricognitivo della situazione afferente al Centro Speranza in Fratta Todina (PG) correlata al trasporto di persone diversamente abili e come la Giunta intende dare soluzione alla problematica ereditata riferita alla disomogeneità del costo di trasporto da/verso i Centri diurni per disabili fisici o psico-fisici nella Regione Umbria. Il Centro Speranza rappresenta una realtà fondamentale non solo per la Zona Sociale 4, ma per l'intera Regione Umbria e pertanto merita l'attenzione dell'Amministrazione regionale. Per alcuni Centri diurni il costo di trasporto è stato ricompreso da anni all'interno della retta definita su scala regionale, facendo ricadere di fatto il costo sul fondo sanitario e che tale soluzione è stata ipotizzata anche per il Centro Speranza. Ci sono famiglie che hanno dovuto rinunciare al servizio perché il costo di accompagnamento, sostenuto in parte dal Comune e in parte dalle famiglie, può comunque arrivare fino a 370 euro. La situazione attuale riferita al costo di trasporto riferito ai Centri Diurni, richiede inevitabilmente un ordine uniforme nel territorio regionale”.
L’assessore Luca Coletto ha detto di aver “ereditato una situazione pasticciata e complessa, ci sono trattamenti diversi da zona a zona, non si può andare avanti così. Questa Giunta non appoggia le strutture private, contrariamente a quanto si dice. La polverizzazione delle varie strutture finisce per incrementare i costi dei trasporti. Attualmente esso non è compreso, ma nella Conferenza dei Sindaci è stata accolta all’unanimità la copertura per l’anno in corso del costo del trasporto degli utenti con 189mila euro provenienti dalle risorse del Prina, pur essendo stata calcolata la spesa relativa 2019. Il distretto predisporrà una rettifica del piano operativo, con la Zona sociale in convenzione con il Centro Speranza. Va fatta una valutazione a livello regionale perché le strutture vanno riparametrate con un provvedimento che uniformi le condizioni, basta figli e figliastri, non deve esserci differenza fra cittadini di distretti diversi, toglieremo la polvere da sotto i tappeti”.
Nella replica finale, Peppucci ha ribadito che “tutte le persone con disabilità devono essere messe nella stessa condizione, non può continuare una situazione in cui alcuni pagano il costo del trasporto e altri no, problematica che va avanti da anni”.