(UNWEB) Il consigliere del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, interviene sulla riforma della Giunta regionale che interviene sul mercato del lavoro e sull’agenzia Arpal, discussa ieri in Prima commissione (https://tinyurl.com/riforma-lavoro-umbria (link is external)) .
Secondo De Luca “mentre a livello nazionale sono state messe a disposizione ingenti risorse per il potenziamento dei Centri per l'impiego, presenti anche nel Pnrr, in Umbria si procede verso uno svuotamento degli uffici di collocamento, trasformati di fatto in una bad company del sistema lavoro. Nonostante in Arpal Umbria rimanga in sospeso un piano di potenziamento che è stato approvato dal Ministero e che prevede l’inserimento di 111 unità, di fatto è stata già pianificata la fine del sistema pubblico nell'utilizzo dei fondi e nelle politiche attive del lavoro. Con il sistema della privatizzazione dei servizi verso soggetti accreditati i primi discriminati saranno i lavoratori, soprattutto i lavoratori più vulnerabili”.
Per l’esponente dell’opposizione consiliare, “si apre anche una questione relativa a un conflitto di interessi di portata mostruosa che potrebbe ingessare e inchiodare il sistema su se stesso con la creazione di piccoli oligopoli del mercato che sarebbero più interessati alla presa in carico dei lavoratori per inserirli in un circuito di servizi remunerativi piuttosto che orientarli al lavoro. Che lo scopo sia proprio questo è dimostrato dall’ostracismo mostrato dall’assessore regionale Michele Fioroni al nostro emendamento volto proprio ad evitare il potenziale conflitto di interesse tra i soggetti che andranno a convenzionarsi con Arpal e che potranno allo stesso tempo anche erogare servizi complementari, guadagnando di fatto due volte. Ci troveremo nella condizione che il sistema pubblico dovrà gestire i lavoratori difficilmente collocabili e gli altri appetibili che hanno un valore sul mercato saranno facilmente collocati dal privato. Un aspetto essenziale su cui tutti noi dovremmo soffermarci a riflettere prima di mettere in campo provvedimenti avventati”.
“Altra questione – prosegue Thomas De Luca - in cui si paleserebbe un ulteriore conflitto di interesse è l'introduzione del ‘Buono Umbria Lavoro’ che verrebbe erogato a risultato occupazionale raggiunto, ma gestito sempre dal privato a cui sarebbe in capo la profilatura e la presa in carico del lavoratore. Ancora una volta assistiamo ad una insensata e immotivata compressione dei tempi di discussione di questa legge, negando di fatto la possibilità di approfondimento e concertazione con le parti sociali. Speriamo che la Giunta si ravveda e che rimangano margini di modifica del testo senza dimenticare che il problema è quello di aiutare le persone ad inserirsi nel mercato del lavoro e non quello di trovare il modo di massimizzare i guadagni dei privati, socializzando le perdite”.