(UNWEB) La Seconda commissione, presieduta da Valerio Mancini, si è riunita questa mattina per una audizione con l’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) e con gli uffici della Giunta regionale in merito a “Recovery Plan e Territori - Ripartizione per regione dei progetti di interesse del settore delle costruzioni”.
Il presidente e il direttore di Ance Umbria, Stefano Pallotta e Walter Ceccarini, hanno illustrato il documento redatto dal centro studi dell’associazione, dal quale emerge che sono stati previsti circa 108 miliardi totali. Circa 55 miliardi sono già stati finalizzati per progetti specifici, soprattutto al sud Italia. Al Centro Italia dovrebbero spettare il 15% di questi fondi, per una quota per l’Umbria di circa 960 milioni, suddivisi in sei settori: digitalizzazione e innovazione; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per la mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute.
Il direttore regionale Luigi Rossetti (Sviluppo economico) ha spiegato che i progetti relativi all’Umbria sono suddivisi in base agli ambiti di competenza dei diversi assessorati e che alcuni progetti sono nazionali ma con impatto sulle Regioni, altri sono stati redatti dalle Regioni stesse.
Il presidente Mancini ha aggiornato la riunione convocando una nuova audizione con Cna Imprese dell’Umbria e chiedendo al direttore Rossetti un quadro “dettagliato ed esaustivo” dei progetti predisposti dall’Umbria o con effetti sul territorio regionale. Mancini ritiene “indispensabile coinvolgere Comuni, comunità e territori affinché nessuno venga escluso e tutti siano coinvolti nella verifica e nell’attuazione di questi progetti, particolarmente rilevanti per il futuro dell’Umbria. Avremmo voluto esserne edotti già oggi, ma i rappresentanti di Giunta che avevamo invitato non hanno dato disponibilità a partecipare. Contiamo di averli qui nella prossima seduta, con indicazioni chiare e specifiche sull’impatto del Pnrr sulle nostre imprese e sulla nostra economia. Non vorremmo continuare ad apprendere dati e notizie sul Recovery da interviste sulla stampa o da interventi nei convegni, visto il ruolo non certo marginale che l’Assemblea legislativa dovrebbe svolgere”.