(UNWEB) “L'Umbria al centro del dibattito nazionale in merito agli effetti dei cambiamenti climatici sulla produzione alimentare”, Così il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca che fa sapere di aver partecipato, oggi, al convegno organizzato dal Centro per lo sviluppo agricolo e rurale sulla gestione del rischio in agricoltura. E che “era presente il ministro dell'Agricoltura, Stefano Patuanelli, insieme a rappresentanti del mondo accademico, imprenditoriale e associativo. Un evento in cui sono state rappresentate le agghiaccianti prospettive che ci aspettano se non verranno applicate, quanto prima, misure necessarie al contenimento dell'aumento delle temperature e di adattamento di ogni settore”.
Per il capogruppo pentastellato di tratta di “dati incontrovertibili che non lasciano spazio ad alcun tipo di negazionismo, scenari che non appartengono più ad un futuro lontano, ma ad una realtà tangibile di cui siamo testimoni e dove l'Umbria non fa eccezione. Diminuiscono le aziende ed aumentano i danni nel comparto agricolo italiano a causa di siccità, gelo tardivo, alluvioni. Rispetto al 1980 – osserva De Luca - gli eventi meteorologici estremi sono quadruplicati. Fenomeni che prima si presentavano ogni duecento anni ora si verificano a distanza di cinque o dieci anni. L'allarme lanciato oggi dalla Bonificazione dell'Umbria riguardo lo scarso volume disponibile di acqua, così come lo studio dell'Università di Perugia secondo cui il Lago Trasimeno sarà prosciugato entro i prossimi 50 anni, potrebbero essere solo un piccolo antipasto degli sconvolgimenti che ci attendono”.
“All'evento – aggiunge De Luca - era presente anche l'assessore regionale Roberto Morroni che ha seguito l'intero dibattito. Avrà capito finalmente che serve un piano di adattamento regionale ai cambiamenti climatici? Avrà capito che serve un piano per l'approvvigionamento idrico ad uso potabile ed irriguo che tenga conto degli scenari di aumento delle temperature medie e degli eventi estremi? Avrà capito che bisogna valutare la pianificazione del PSR e le colture incentivate in funzione dell'accelerazione dei cambiamenti climatici? Le scelte politiche della Giunta Tesei – continua - sono state finora una vera e propria dichiarazione di guerra alla sostenibilità ambientale. Ampliamento discariche e inceneritori, privatizzazione della gestione dell'acqua, scarsa attenzione verso l'impatto emissivo della grande industria che ha portato alla bocciatura della mozione sul grande polo dell'idrogeno per le cementerie eugubine. Assenza di un Piano energetico e di strategia minima che spinga sull'uso di rinnovabili visto che l'Umbria, a causa di regolamenti che hanno perso oggi la loro ragion d'essere, è tra le ultime regioni per consumo di energia autoprodotta”.
Per De Luca, “manca totalmente una politica di promozione verso le comunità energetiche e un piano di adattamento ai cambiamenti climatici, temi che abbiamo portato all'attenzione dell'Assemblea legislativa e su cui abbiamo presentato proposte di legge. Finora abbiamo trovato solo un muro di negazionismo e siamo stati accusati di essere esaltati al seguito di Greta Thunberg. Occorre, da parte dell'assessore Morroni e della Giunta Tesei – conclude De Luca - l'umiltà di tornare sui propri passi. Dobbiamo fare tutti la nostra parte per ridurre le emissioni inquinanti e mettere in campo una strategia di adattamento. Non possiamo continuare a ballare sul Titanic”.