(UNWEB) Nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa, e nella parte dedicata al question time è stata discussa l’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere regionale Paola Fioroni (Lega) e relativa a “Strumenti e progetti che la Giunta ha adottato ed intende adottare per contrastare abbandoni scolastici e fenomeno dei neet”.
Illustrando l’atto in Aula, Fioroni ha spiegato che nell’oggetto dell’atto si parla di fenomeni che vanno attentamente attenzionati perché importanti per lo sviluppo di una comunità e per la tutela e garanzia di quel diritto allo studio che la carta costituzionale considera uno dei diritti fondamentali per i cittadini. Parliamo di abbandono e dispersione scolastica, del fenomeno dei Neet, giovani che non studiano e non lavorano. A livello macroscopico il nostro sistema Paese deve lavorare per migliorare i dati relativi al fenomeno. Seppure si è verificato un miglioramento, in particolare prima della pandemia, l’Italia ha ancora un primato negativo a livello europeo. In Umbria ci sono dati fortunatamente non preoccupanti, ma abbiamo comunque il dato sull’abbandono scolastico che si attesta in doppia cifra; ci sono circa 35mila giovani che non studiano e non lavorano e la preoccupazione che rimane all’interno del sistema sociale è quello di non cadere nel fallimento formativo che implica un abbandono, anche di un solo studente, del percorso formativo scolastico. Vanno ricordati gli effetti della pandemia nel tessuto socio economico, uno tsunami che si è sommato a una già presente crisi socio economica che a livello scolastico ha acuito le difficoltà dei nostri giovani che hanno subito, anche dal punto di vista psicologico: gli effetti della didattica a distanza, della mancanza di ausili tecnologici, dell’interruzione della socialità e delle relazioni. Una amministrazione virtuosa deve saper rispondere a queste situazioni. Le risorse che vengono dal PNRR rappresentano una grande opportunità, unitamente a quelle di provenienza comunitaria e nazionale. Risorse utili e necessarie per invertire la tendenza e per rispondere a problemi strutturali presenti anche in Umbria che vanno a sommarsi ad altre problematiche di carattere emergenziale legate alla crisi, alla pandemia e ora anche alla guerra che si sta combattendo alle porte di casa nostra”.
L’assessore Paola Agabiti ha detto che “la Giunta regionale ha adottato, sin dall’inizio della legislatura, importanti interventi a sostegno del diritto allo studio, delle famiglie, al fine di garantire l’accesso all’istruzione a ogni studente. Oltre ad aver messo in campo specifici provvedimenti diretti alle famiglie con fondi Fse e derivanti dal bilancio regionale. Sono stati dunque adottati specifici interventi rivolti al contrasto del fenomeno della dispersione scolastica. In particolare, per la prima volta nel 2021 abbiamo adottato un’importante misura a sostegno degli studenti erogando, direttamente alle famiglie, circa 17mila borse di studio per una somma complessiva di oltre 6 milioni di euro. Tale misura è stata prevista anche per l’anno corrente con un primo stanziamento di 4 milioni. La Giunta, con la nuova programmazione 2021/2027 ha potenziato i percorsi di istruzione e formazione professionale e promosso un puntuale e sistematico programma di orientamento per gli studenti e famiglie di scuole secondarie di primo grado, al fine di indirizzare i giovani studenti nella scelta del percorso formativo più adeguato. La Giunta regionale, inoltre, nell’ottica del miglioramento dell’offerta formativa, anche in base alle competenze richieste dal contesto socio economico al fine di velocizzare la ripresa e nella proficua prosecuzione del percorso formativo intrapreso, ha istituito nel 2021 l’osservatorio per l’istruzione. Si tratta di un importante strumento interistituzionale di monitoraggio in attuazione anche alle linee guida per la programmazione territoriale della rete scolastica e dell’offerta formativa per gli anni scolastici ‘22/’23, ‘23/’24, ‘24/’25. Rispetto alla missione 4 del PNRR le misure previste sono per la totalità affidate, in via esclusiva, al Ministero dell’istruzione, ad eccezione dell’edilizia scolastica per la quale la Regione Umbria ha già completato le relative procedure. Stiamo continuando a partecipare attivamente a tavoli di confronto con il Ministero. Al momento non stati ancora definiti interventi indirizzati alla riduzione dei divari territoriali, oltre ad altre misure riguardanti lo sviluppo del sistema formativo professionale e l’orientamento attivo nella transizione scuola-università. Modalità procedurali di attuazione e quantificazione delle risorse non state ancora definite nel riparto territoriale. Nell’ambito della missione riguardante l’inclusione e coesione la Giunta sta partecipando attivamente a tutti i tavoli di confronto ministeriali per definire l’assegnazione delle risorse la cui dotazione complessiva ammonta a 600 milioni di euro.
Nella replica, Paola Fioroni, nel definire “puntuale” la risposta dell’Assessore, ha auspicato che la Regione possa “operare al meglio considerando i giovani una assoluta priorità a cui destinare risorse importanti per la loro istruzione e formazione. A tutti va garantito un percorso idoneo ed adeguato”.