(UNWEB) L’Umbria sia all’avanguardia sul fronte delle energie rinnovabili, mettendo in moto tutte le possibilità e le opportunità provenienti dalle nuove normative”. Così il consigliere regionale Pd, Tommaso Bori, che annuncia una mozione per impegnare la Giunta regionale “ad aprire un tavolo con tutte le forze sociali, economiche ed istituzionali dell’Umbria, per stilare un nuovo piano energetico regionale sempre più rivolto alle energie rinnovabili. Serve anche un impegno, in sinergia con l’Università degli Studi di Perugia – spiega -, per promuovere sperimentazioni di nuove energie pulite”.

“Un impegno del genere – osserva Bori – risulta quanto mai necessario, alla luce del repentino aumento dei costi dell’energia, verificatosi negli ultimi mesi, che grava pesantemente su famiglie e mondo del lavoro, già in difficoltà a causa della pandemia. Una tendenza, questa, che deve mettere in allarme in relazione ai cambiamenti climatici, perché questa crisi sta mettendo a repentaglio la transizione verso l’energia pulita. Parlare di Umbria Verde non può solo alludere ai colori dei nostri paesaggi: per una piena rivoluzione verde – aggiunge - serve un profondo cambiamento, realizzato tramite un percorso inclusivo, che favorisca le fonti di energia rinnovabile, volano di sviluppo economico per l’Umbria. Serve dunque promuovere lo sviluppo di una nuova generazione di fonti energetiche rinnovabili quali il fotovoltaico, l’eolico, le biomasse e la geotermia al fine di rispondere al nostro fabbisogno energetico senza entrare in conflitto con le politiche ambientali”.

Bori ricorda le novità normative: “Grazie all’entrata in vigore del Decreto Legge 162/19 (articolo 42 bis) e dei relativi provvedimenti attuativi, quali delibera 318/2020/R/eel dell’ARERA e il DM 16 settembre 2020 del MISE, i clienti finali, consumatori di energia elettrica, potranno associarsi per produrre localmente, tramite fonti rinnovabili, l’energia elettrica necessaria al proprio fabbisogno, condividendola. Questo potrà avvenire tramite 2 tipologie di aggregazioni: gruppi di autoconsumo in cui i soggetti agiscono collettivamente per la produzione di energia elettrica rinnovabile per il proprio consumo; comunità di energie rinnovabili il cui obbiettivo è fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri azionisti o membri”.

“Nei giorni scorsi – sottolinea il consigliere Dem - è stato firmato, dal Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, il Decreto che fornisce le direttive necessarie all'avvio della misura ‘Parco Agrisolare’, a cui sono dedicate risorse pari a 1,5 miliardi di euro a valere sui fondi del PNRR. Obiettivo della misura – spiega - è sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, escludendo totalmente il consumo di suolo. Questo considerando che la realtà produttiva umbra è caratterizzata da oltre mille zone industriali e artigianali, che rappresentano criticità per la loro parcellizzazione. Queste – conclude - possono invece rappresentare una potenzialità se utilizzate per installare energie rinnovabili, in particolar modo fotovoltaico, ma non solo, sfruttando la superficie delle coperture. Questo permetterebbe di soddisfare i loro fabbisogni per l’auto consumo e alimentare gli abitati circostanti”.


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