Mancini Coletto(UNWEB)  L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere regionale Valerio Mancini (Lega) in merito alla “Vaccinazione da covid 19 in gravidanza e in allattamento”.

Illustrando in Aula il question time, Mancini ha spiegato che “all’inizio della pandemia da SARS-CoV-2, le donne in gravidanza e puerperio e quelle che programmavano una gravidanza hanno ricevuto messaggi contrastanti circa l’opportunità di vaccinarsi e, ancora oggi, l’esitazione vaccinale in questa popolazione è forte. Il diffondersi della pandemia ha dimostrato per le donne in gravidanza, un rischio maggiore di sviluppare forme gravi della malattia, a causa della compresenza di una serie di fattori di rischio come l’ipertensione, il diabete, l'eccesso di peso, l’età superiore a 30 anni. Esiste una giustificata preoccupazione da parte di molte donne in gravidanza o in allattamento di sottoporsi a vaccinazione, anche a causa dell’indisponibilità per lungo tempo di dati conclusivi sulla sicurezza ed efficacia dei vaccini contro il Covid-19 per questo target di popolazione. Dall’inizio del 2022 fino al 1 al 28 gennaio nell’azienda ospedaliera di Perugia sono state prese in carico 36 donne in gravidanza positive al Covid-19 e che nello stesso periodo nell’azienda ospedaliera di Terni sui 73 parti effettuati, 5 erano di donne positive dal virus. Ad oggi sono ancora molto scarse le evidenze scientifiche relative a vaccinazioni eseguite nel primo trimestre della gravidanza e che pertanto le donne che desiderino vaccinarsi in questa epoca gestazionale sono invitate a valutare rischi e benefici insieme a un professionista sanitario”.

“Appare dunque necessario - ha evidenziato Mancini - chiarire le soluzioni organizzative adottate all’interno dei reparti di ostetricia degli ospedali umbri per garantire alle donne in gravidanza un parto in sicurezza, sia nel caso di positività al Covid-19, sia in caso di negatività; i dati a disposizione del Nucleo epidemiologico regionale in merito alla somministrazione dei vaccini da Covid 19 alle donne umbre in stato gravidanza, durante le diverse epoche della gestazione e durante l’allattamento; le attività di monitoraggio svolte dalla Regione e gli eventuali riscontri, al fine di valutare l’efficacia e la sicurezza delle vaccinazioni da Covid-19 per le donne in gravidanza e in allattamento”.

L’assessore Luca Coletto, dopo aver tratteggiato nel dettaglio le misure di prevenzione e contrasto alla diffusione del virus messe in atto nelle diverse strutture, ha risposto che “nel complesso le Aziende sanitarie e gli ospedali hanno attivato soluzioni per garantire il parto in sicurezza. Un focus specifico è stato pubblicato da Aifa a fine 2021. Nel report sono riportate le reazioni avverse al vaccino, anche durante la gravidanza. Lo 0,08 per cento delle segnalazioni riguarda le gestanti. Le segnalazione su 100mila dosi somministrate risultano essere pari a 130. Per maggiori dettagli sulle reazioni avverse nelle gestanti bisogna fare riferimento a un sito specifico. Per Aifa i dati mostrano un buon profilo di sicurezza per le gestanti e quindi si suggerisce di indicare la vaccinazione alle donne in gravidanza”.

Valerio Mancini ha detto di aver “assistito ad un trattato di medicina territoriale e ospedaliera. Il dato significativo è che circa la metà delle donne che si sono recate negli ospedali erano positive ma asintomatiche. Alla fine, in modo sintetico, abbiamo capito che dovrebbero parlare i numeri. C’è il tema del controllo della salute del bambino. Bisogna ricordare a chi produce i vaccini che essi sono ancora in fase sperimentale. Bisogna attenersi al principio di precauzione. In Danimarca i medici hanno valutato che vaccinare i bambini non è stato intelligente. Questo deve farci riflettere”.


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