palacesaroni2022 1(UNWEB) “Una gara che taglia i servizi e che infliggerà un durissimo colpo alle 120 imprese private che danno lavoro a oltre mille addetti. Una vera catastrofe, che si aggiungerà alla progressiva scomparsa del trasporto pubblico dai territori più marginali, sui quali si dovrebbe investire a difenderli, piuttosto che smobilitare gli insediamenti”. Così i consiglieri regionali dei gruppi di Partito democratico (primo firmatario Bori), Movimento Cinque Stelle, Patto civico e Misto, in una interrogazione nella quale si chiede di conoscere “gli aspetti della diminuzione delle risorse destinate al trasporto pubblico locale con particolari ripercussioni nei confronti dei servizi e dei lavoratori, la garanzia in merito al servizio minimo agli utenti e le intenzioni di questa Giunta per adottare un ‘Piano straordinario per il trasporto locale’”.

“La Giunta regionale – spiegano i consiglieri – lo scorso agosto ha deliberato di procedere ad una ripartizione dei servizi su gomma di Tpl in quattro lotti. E’ stato deciso di approvare le modalità di individuazione dei corrispettivi di gara per i servizi dei Comuni minori sulla base di classi di velocità commerciale e categorie di autobus. Il taglio acclarato è di 13 milioni. Si procederà poi, per motivi sempre riconducibili alle esigenze di bilancio regionale, per la definizione del corrispettivo crescente negli anni, partendo da 50 milioni per il primo anno, fino ad arrivare a circa 58 milioni al nono ed ultimo. Un taglio che, oltre all’indotto, avrà ripercussioni anche sui servizi quanto a capillarità e continuità nei vari centri. Sulla delibera che sancisce lo spacchettamento in quattro lotti c’è anche l’impugnazione di Busitalia”.

“I sindacati – continuano i consiglieri – sono saliti sulle barricate, ricordando le conseguenze che l’atteggiamento di un assessore sordo alle richieste e agli appelli, rischia di provocare. Il Tpl è un servizio anche sociale, perché rappresenta probabilmente per le classi sociali più disagiate il principale mezzo di mobilità. Intanto, entro il 31 dicembre andava pubblicata la manifestazione di interesse che avvisa del bando di gara per l’affidamento del Tpl. Un bando nel quale, si è detto, inserire clausole di premialità per le quali assegnare maggior punteggio, quindi maggiore probabilità di aggiudicarsi la gara e diventare gestori, a quei soggetti che si impegneranno a mantenere le condizioni del gestore unico attuale. Il rischio è infatti quello che un operatore possa decidere di presentare una offerta economicamente insostenibile per aggiudicarsi l’appalto, ma non essere in grado di far fronte agli impegni presi”.


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