(UNWEB) “Era il 25 settembre del 2022 quando la presidente Tesei, commentando l’esito delle elezioni politiche, affermò: ‘Il rimpasto? Adesso lo faremo, tutti insieme, come da tradizione, e in tempi brevi’. Preso atto che, a distanza di quattro mesi nulla è successo, riteniamo che per la presidente Tesei sia arrivato il momento di chiarire pubblicamente le sue reali intenzioni. Non tanto e non solo sotto il profilo politico, dato che il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida sembra avere messo fine a questa farsa, quanto piuttosto sul piano dell’agibilità e dell’operatività dei due assessorati che sono entrati da tempo nel tritacarne del toto Giunta”. È quanto dichiarano i consiglieri regionali del Partito democratico Simona Meloni, Michele Bettarelli, Tommaso Bori e Fabio Paparelli.
“Parliamo, per altro, di due settori strategici per l’Umbria – spiegano i consiglieri Pd - che stanno risentendo più di altri di una crisi importante. Il balletto del rimpasto, ad esempio, vede da mesi sulla graticola l’assessore alla Sanità Luca Coletto, che ha dimostrato di avere già da tempo i suoi problemi con il sistema sanitario umbro. Lasciare questo settore, che rappresenta l’80% del bilancio regionale, in balia dell’incertezza e delle solite indiscrezioni giornalistiche, sta acuendo una crisi senza precedenti che si scarica ogni giorno sulla vita reale dei cittadini. È bene che il mondo della sanità umbra sappia se Coletto è ancora in grado di assumersi responsabilità anche rispetto al futuro, oppure è destinato a fare spazio ad altri. Tenuto conto del momento complesso e difficile che sta vivendo la sanità non è tollerabile che si alimenti ulteriore indecisione rispetto alla governance. Un tentennamento che ha bloccato tutto, compreso il per noi discutibilissimo nuovo Piano sanitario”.
“Lo stesso discorso – proseguono Meloni, Bettarelli, Bori e Paparelli - vale per l’assessore Fioroni. I risultati in campo economico stentano ad arrivare. Nonostante l’indole dirigista, la poca attenzione dimostrata alle crisi d’impresa, l’incapacità di dare le gambe alle politiche industriali e a quelle del lavoro, l’assessorato allo Sviluppo Economico si trova in una bolla che produce comunicazione vuota senza badare alla sostanza delle cose. È bene che a distanza di quasi un anno dai primi rumors, le parti sociali, le associazioni di categoria e il mondo del lavoro siano messe finalmente nelle condizioni di interloquire con un assessore che possa dare risposte certe da qui fino a fine legislatura”.
“Che gli assessori regionali Fioroni e Coletto debbano essere sostituiti o meno – concludono i consiglieri del Partito democratico - non è un affare che riguarda le opposizioni. Quello che chiediamo però, è un maggiore rispetto per i settori che sono stati chiamati a governare e un maggior rispetto per gli umbri, che non meritano di essere presi in giro”.