PaolaFioroni2(UNWEB)  – Perugia - Inclusione scolastica, accessibilità universale e inclusione socio lavorativa delle persone con disabilità: questi i temi principali al centro dei laboratori organizzati in questo ultimo mese dall'Osservatorio regionale per le persone con disabilità in collaborazione con Villa Umbra e l'Assessorato regionale alla Salute e Politiche Sociali ai quali hanno preso parte tutti i protagonisti del sistema, stakeholder, titolari dei diritti e istituzioni.

Una serie di incontri dei quali – come rende noto la presidente dell'Osservatorio, Paola Fioroni, "siamo molto soddisfatti della risposta avuta da tutti i partecipanti, segno che c'è volontà e l'attitudine a mettersi in gioco per migliorare in ogni ambito e dialogare per trovare proposte e percorsi nuovi per un'inclusione concreta".

"La parola inclusione - afferma Fioroni - ritorna spesso in molti ambiti di discussione, legata più strettamente al sociale, ma anche all'economia, alla salute e ad un più ampio concetto di sostenibilità.

Talvolta, però, soprattutto fra i titolari dei diritti, sembra quasi ci sia la sensazione di un abuso di un concetto che racchiude in se' la vita di una persona e la partecipazione attiva alla propria comunità".

"In tutti e tre i momenti di riflessione organizzati a Villa Umbra, si è provveduto, grazie anche al contributo di autorevoli relatori, a partire dai dati di contesto, per poi analizzare le normative nazionali e regionali individuando le criticità e le opportunità da cogliere in un momento epocale in cui il PNRR, nelle sue missioni fornisce risorse aggiuntive ed indicazioni e la Legge Delega sulla Disabilità sta iniziando ad ampliare le prospettive su tanti ambito, soprattutto per quanto riguarda il progetto personalizzato partecipato e globale"

"C'è da fare ancora - conclude - un lavoro culturale importante per creare ambienti realmente inclusivi, soprattutto perché i Diritti diventino esigibili e dunque siano assicurate uguaglianza, equità, appropriatezza, reale partecipazione, superando ancora retaggi poco attuali, normative troppo vincolanti e scarso linkaggio fra i nodi della rete".

"La risposta positiva avuta da tutti i partecipanti è segno che c'è volontà e l'attitudine a progettare e investire energie per migliorare in ogni ambito e dialogare per trovare proposte e percorsi nuovi. L'inclusione è un tema che ci vede tutti in prima linea, affinché non rimanga un mero argomento di discussione, ma, nel solco della Costituzione prima e della Convenzione ONU poi, si consolidi come un obiettivo di civiltà per le nostre comunità".


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