(UNWEB) “Un altro bando del Comune di Perugia andato deserto. Dopo l’avviso pubblico per il reperimento dei 13 maxi bus da 18 metri per il progetto Bus Rapid Transit, per il quale non è stata presentata alcuna offerta, questa è la volta del bando di Housing Sociale all’ex Tabacchificio, per gli appartamenti in locazione a canone convenzionato, con facoltà di riscatto dopo minimo 8 anni di affitto. Dai trasporti, all’edilizia, alla cultura – non dimentichiamo la chiusura dei Musei per oltre 15 giorni, proprio durante l’Umbria Jazz – questa Amministrazione fa acqua da tutte le parti. Prima di presentare progetti che suscitano scarso interesse, bisognerebbe elaborare, invece, delle modalità di condivisione progettuale con i cittadini per ascoltare e intercettare le loro esigenze e realizzare interventi che le soddisfino.
E invece, ci troviamo di fronte all’ennesimo progetto che questa Giunta non ha saputo gestire.
Dalla convenzione sottoscritta nel 2017 dal Comune di Perugia e da Prelios, per la realizzazione e la gestione dell’intervento di edilizia residenziale convenzionata, la mancata presentazione di candidature per la locazione degli appartamenti a canone concordato con possibilità di riscatto, è solo l’ultimo dei diversi problemi emersi. Il progetto, infatti, ha visto anche l’interruzione dei lavori, durata circa un anno, perché gli sviluppatori si sono resi conto dello scarso interesse dovuto alla metratura, in molti casi troppo grande, e sono dovuti intervenire apportando delle modifiche. Poche le domande pervenute, rispetto alla disponibilità degli appartamenti, anche per l’avviso dedicato agli alloggi del progetto «Villaggio intergenerazionale», al punto da spingere il Comune a riaprire i termini dell’avviso. E, per parare il colpo, si apprende, che sarà modificata la stessa convenzione: gli appartamenti non saranno più affittati con la possibilità di riscattarli, ma si procederà con la vendita immediata. Quindi, punto e a capo, perché nessuno si è reso conto che il costo del canone previsto per le varie metrature era troppo alto e per niente “convenzionato” e soprattutto erano troppo alte le pretese economiche avanzate dall’Amministrazione verso un bene dal valore relativo”.